Segnatevi questa data: non solo perché darà inizio alla primavera (questo lo sappiamo tutti, naturalmente), ma anche perché è il giorno scelto per dare il via alla prima giornata nazionale senza computer, denominata “oggi mi sconnetto“. L’abuso simultaneo di vari mezzi tecnologici (pc con e mail, chat e messenger, notebook, telefono, cellulare, fax, televisione) genera una forma di stress particolare, denominato – a partire dal 1984, grazie allo psicologo Craig Brod – tecnostress: si manifesta con deficit di concentrazione, attenzione a intermittenza, ansia, problemi respiratori e cardiaci.

Chi passa buona parte della sua giornata al computer rischia quindi di essere tecnostressato? L’abuso di tecnologia può dare dipendenza e conseguenti crisi di astinenza?

Così sembrerebbe, stando al sito della onlus denominata netdipendenza, fondata dal giornalista Enzo Di Frenna.

Per l’occasione netdipendenza ha prodotto anche un suggestivo videoclip, dal titolo “Oggi respiro senza tecnostress“, che concorrerà al Babelgum Film Online Festival di Spike Lee.

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Campioni di multitasking sono i ragazzi, che mentre scrivono una tesina al computer chattano, guardano un video su You Tube , ascoltano l’iPod, fanno una ricerca su Google, mandano un mms e rispondono a un instant messenger. Noi adulti ci sentiamo affascinati e inorriditi ad un tempo di fronte a tale capacità di fare più cose in contemporanea, che rappresenta anche, d’altronde, incapacità di concentrarsi a lungo su di un’unica attività, difficoltà ad andare in profondità degli argomenti, tendenza alla semplificazione eccessiva.

Diventeranno questi ragazzi dei tecnostressati, o addirittura tecnoschizofrenici? Oppure forse “questa generazione ci sorprenderà, produrrà una cultura e una creatività nuove”, come sostiene Enrico Marchetto, docente allo Iulm di Milano? Il dibattito è aperto. Ditemi cosa ne pensate voi, e  il 21 di marzo ricordiamo, in ogni caso, di tenere il computer spento, e di camminare e respirare nella natura,  se possiamo di fronte al mare; non stiamo seduti davanti a un monitor, con il telefono in mano. Tanto è sabato, possiamo permettercelo. Da lunedì si ricomincia.