La scelta dell’asilo nido a cui affidare il proprio bambino è sempre molto difficile per le mamme. Si tratta spesso del primo vero distacco tra mamma e figlio dopo un periodo di vita vissuta quasi in simbiosi.

Io non sono né psicologa né educatrice quindi non ho nessuna pretesa di darvi indicazioni univoche su come procedere nella vostra scelta. Ma, essendoci passata pure io poco tempo fa, mi sento di condividere con voi i parametri che mi hanno aiutato a non perdermi nella giungla degli asili nido. Magari potranno essere utili anche a voi.

Naturalmente, ancor prima di scegliere la struttura ci si pone un’altra domanda: “Mi sento di affidare la mia adorata creatura a delle perfette sconosciute?”. Io e mio marito abbiamo scelto di mandare la nostra bambina al nido che aveva undici mesi, e devo dire che questo ha facilitato le cose. Ma quante mamme hanno la possibilità di restare a casa tanto a lungo o comunque non hanno una famiglia vicina che possa aiutarle?

A breve apriranno le iscrizioni agli asili nido, chissà allora quante di voi in questo momento si staranno chiedendo: “E ora che faccio? Come faccio a scegliere il nido per il mio bambino?”

In Italia si trovano tre alternative di nido: comunali, privati e privati convenzionati. Questi ultimi sono delle strutture private che mettono a disposizione alcuni posti per i bambini assegnatari delle liste comunali.

Quando è arrivato il momento della scelta del nido, devo dire che in casa e tra le amiche mamme nella mia stessa situazione c’è stato il panico. Tant’è che un po’ per scherzo e un po’ per reale bisogno di chiarirci le idee, abbiamo fatto un summit per valutare insieme i parametri per poter scegliere al meglio la struttura a cui avremmo affidato i nostri piccoli pargoli. Ora ci rido su ma nel visitare i nidi durante gli open day sembravamo delle detective. Cosa non si fa per dare il meglio ai nostri bambini! 🙂

L’ordine dei parametri per la scelta dell’asilo nido è del tutto casuale e non in base all’importanza:

1 Vicinanza da casa

Ora vi sembrerà un elemento non importante, ma quando vi troverete a dover prendere la macchina o i mezzi pubblici con il freddo e la pioggia, probabilmente mi ringrazierete 😉

2 Educatrici

Quando andate a visitare le diverse strutture, parlate con le educatrici referenti della sezione che potrebbe accogliere il vostro bambino. Fate loro delle domande, ad esempio sulla giornata tipo dei piccoli alunni, così da capire se vi ispirano fiducia.

3 Ambiente del nido: spazio gioco, pulizia ed eventuale giardino.

Valutate con attenzione l’ambiente. Non è necessario che tutto sia super moderno e nuovo, ma la pulizia e l’igiene sono fondamentali. I giochi devono essere puliti e non usurati. Inoltre, assicuratevi che lo spazio sia vivibile per i piccoli ospiti, le aree gioco ben definite e la zona nanna accogliente e confortevole. Se ci fosse anche un giardino per stare all’area aperta, sicuramente sarebbe un punto in più per l’asilo nido.

4 Stanza o area per allattamento

Questo aspetto interessa esclusivamente le mamme che ancora allattano e che quindi hanno bisogno di trovare una struttura accogliente in cui il proprio bambino possa essere accudito e coccolato in questo momento tanto importante. E’ importante che ci sia lo spazio per l’allattamento e che ricrei la tranquillità della propria casa.

5 Programma didattico

Ricordiamoci che anche se i bambini sono piccoli, l’asilo nido non deve essere un “parcheggio” senza alcuna programmazione didattica. Naturalmente nei primi 12 mesi di età del bambino le attività si baseranno principalmente sulla scoperta dell’ambiente e dei propri piccoli compagni di avventura, e sulla gestione del distacco dalla mamma. Crescendo, le attività saranno più strutturate, per cui informatevi sulle attività in programma (es. manipolazione, motricità, eventuale lingua straniera ecc).

6 Rapporto bambini/educatrici

Per legge il rapporto dovrebbe essere di 1 a 5 per i lattanti e di 1 a 7 per la fascia di età dai 12 ai 36 mesi. Vi consiglio di verificare bene questo rapporto perchè in molti casi i nidi fanno riferimento a questa legge solo per il momento della pappa e non per l’intera giornata.

7 Cucina interna o catering esterno alla struttura

Personalmente credo sia importante che la cucina sia interna per avere una pappa sempre calda e naturalmente un menù vario ed equilibrato.

Noi con la nostra piccola al nido stiamo avendo un’esperienza meravigliosa. La mattina non vede l’ora di prepararsi per andare a giocare con i suoi amichetti, ed è felice di avere a disposizione uno spazio a misura di bambino. Devo ammettere che, dopo un primo periodo di sensi di colpa, ora sono serena anche io!

In più, le educatrici sono un punto di riferimento e di confronto nei momenti più impegnativi di questi primi anni di vita della nostra piccola principessa.

I parametri che ho condiviso con voi sono gli stessi che si tratti di un nido pubblico o di uno privato. Spero vi siano utili per fare una scelta più serena.