Gli studiosi dell’Università di Montrèal hanno dimostrato che i bambini che non dormono o dormono poco sono a rischio obesità. E se una volta il numero dei rotolini sulla pancetta del nostro piccolo erano considerati direttamente proporzionali al grado di salute, oggi sappiamo che non è così. L’obesità nel bambino purtroppo, è spesso sinonimo di obesità per tutta la vita, correlata quindi con un futuro di problematiche cardiache e arteriose. Non vorrei avervi allarmato, però, saperne qualcosa in più può aiutarci a creare un futuro più “leggero” per i nostri marmocchietti.

I disturbi del sonno sono frequenti nei bambini sotto i 6 anni. Tra le diverse disfunzioni del sonno, tra quelle che più interessano i nostri piccoli ricordiamo il pavor nocturnus, il fenomeno per cui i bambini si mettono a sedere terrorizzati in mezzo al letto come se avessero visto un fantasma, con gli occhi sgranati e la fronte gelata, senza averne coscienza e senza ricordarlo al risveglio; l’enuresi notturna, la classica pipì a letto; il bruxismo, ovvero l’abitudine di digrignare i denti in maniera rumorosa, interrompendo così la profondità delle fasi più avanzate del sonno.

Per questi e per altri motivi, il 90% dei bambini tra i 6 mesi e i sei anni, fanno fatica a trascorrere una notte tranquilla e riposante. Spesso questi disturbi tendono a regredire con l’età, tuttavia, secondo i ricercatori canadesi, le problematiche del sonno, si portano i loro strascichi anche più avanti. Infatti le conseguenze prospettate dai ricercatori per i bambini che dormono poco o in maniera discontinua, possono ripercuotersi sia sul peso che sul comportamento (oltre che, com’è ben documentato, sull’apprendimento e sulla memoria).

Jacques Montplaisir, professore del Dipartimento di Psichiatria dell’università di Montrèal e direttore del Centro per i disturbi del sonno presso l’Ospedale del Sacro-Cuore ha rilevato che il 26% dei bambini tra i due anni e mezzo e i sei, che riposano meno di 10 ore per notte, sono sovrappeso. Su un campione di 1,138 bambini, il 26 % di quelli che dormivano poco è leggermente sovrappeso, il 18, 5 % francamente sovrappeso, mentre il 7,45 soffre di obesità conclamata. Questa correlazione, secondo Il Professor Montplaisir, potrebbe essere dovuta al fatto che la perdita di sonno stimola lo stomaco a secernere una maggiore quantità dell’ormone responsabile dell’appetito, e inibisce la produzione di quello che riduce l’assorbimento del cibo.

“Non è sufficiente il pisolino pomeridiano, dunque, per regolamentare l’appetito dei più piccoli devono proprio dormire tanto durante la notte e in modo soddisfacente” dice il professore. Per queste ragioni care mamme, è bene accertarsi che il nostro piccolo abbia una buona “igiene del sonno” , che rispetti cioè, quell’insieme di norme che consentono un riposo reale anche a noi adulti. Inoltre, se ci accorgiamo che il bambino non dorme per problematiche più serie, sarebbe il caso di chiedere ad un esperto come comportarsi.

Fonte: psicozoo.it

[nggallery id=68]

Immagini:
images.com by McClatchy – Tribune
images.com by Stock Connection