Cittadinanzattiva, una onlus che lavora perla tutela dei diritti dei cittadini, ha recentemente preso in esame un campione di 111 scuole, dalla materna alle superiori, distribuite in dieci regioni italiane, dal  Nord al Sud. I dati emersi sono scoraggianti:

il 54 per cento degli istituti monitorati manca di ascensore, il 34 per cento è privo di bagni per disabili e il 14 ha solo un ingresso a gradini, senza rampe. Inaccessibili, in percentuali diverse, anche molti cortili, laboratori, mense, biblioteche…

Come si può facilmente intuire da queste percentuali, i genitori di bambini disabili che frequentano la scuola pubblica (che sono più di 190 mila) si scontrano quotidianamente con numerosissime difficoltà. Ma non bisogna pensare che nella scuola privata vada meglio: in molte scuole parificate, infatti, addirittura si scoraggia la presenza di disabili, per non dover pagare in più gli insegnanti di sostegno.

Per questo il 7 ottobre scorso si è celebrata la quinta edizione della Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di vita di tutti coloro che sono limitati nella mobilità.

Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it) ha un servizio gratiuto di consulenza per chi vuole sapere a chi occorre rivolgersi per far eliminare certi ostacoli dai luoghi pubblici: bisogna chiamare allo 06-36718555 i giorni dispari dalle 9 alle 13,30 oppure scrivere a pit.servizi@cittadinanzattiva.it.  Oppure ci si può rivolgere a superabile.it il portale dell’Inail che ha anche un numero verde: 800-810810.

Livia

Fonti: Il Venerdì

http://myriam-pezzidellamiavita.blogspot.it/