Pizzata della classe, festa di fine anno scolastico, saggio di fine anno di danza, premiazione del torneo di calcio,  spettacolo del corso di teatro, aperitivo del catechismo, riunione per giudicare come è finito l’anno scolastico, riunione per presentare la scuola futura, feste di compleanno (che non mancano mai, neanche a maggio e giugno), raccolta dei soldi per il regalo alle maestre, iscrizioni ai campi estivi o agli oratori, giornata aperta del corso di nuoto. Potremmo andare avanti a oltranza, a elencare tutto ciò che occupa le agende delle mamme in questo periodo. 

Si corre da un appuntamento all’altro, si ascoltano saggi di pianoforte, canto, chitarra. Si fanno foto, si dispensano sorrisi e chiacchiere, ci si dimentica qualcosa sicuramente … e ci si augura che fine maggio e inizio giugno finiscano presto e che si possa tornare a respirare, a passare una serata a casa senza l’ennesima pizza o l’ennesima cena in cui qualcuno porta qualcosa.

Il periodo di Natale è difficile e intenso da questo punto di vista, ma niente batte fine maggio e inizio giugno….Provate a guardare la vostra bacheca di Facebook: ogni giorno avrete sicuramente almeno una mamma che racconta la propria settimana da trottola e che afferma di non essere sicura di riuscire a uscirne viva.

Care mamme che affrontate la fine dell’anno scolastico e la fine di tutte le “ennemila” attività che fanno i vostri figli, avete la mia solidarietà

Ho ancora vivo il ricordo delle cene della squadra di calcio, in cui si mangiava salamella sbruciacchiata e si veniva mangiati dalle zanzare, o dei meravigliosi spettacoli di fine anno in cui c’era sempre un genitor, un nonno, uno zio o un fratello che ti pestavano i piedi pur di riuscirsi a piazzare davanti a te a fare foto e video…

I miei figli sono ormai grandi, e posso dirvelo: non vi invidio

Ci si può commuovere per una festa dei remigini, divertirsi per una pizza in compagnia, ma quando ogni giorno ci sono almeno un paio di appuntamenti, anche la festa meglio riuscita rischia di diventare un peso. Se poi in tutto questo correre siete anche gravate del peso e della responsabilità che hanno le rappresentanti di classe (categoria alla quale appartengo ancora, mio malgrado), beh vi meritate l’aureola.

Non vi invidio, avete la mia solidarietà e vi dico: non mollate. Se ne esce, ve lo assicuro. Come si esce dalle notti insonni dei figli piccoli che non dormono o dai cambi del pannolino. Progressivamente tutte le cene, gli aperitivi, i saggi di fine anno, le premiazioni sportive scompariranno o al massimo si ridurranno di numero.

Il problema, però, è un altro. Come in tutte le cose c’è un ma. E quel ma è che nello stesso momento in cui gli impegni della mamma relativi alla fine anno scolastico si assottigliano, ne saltano fuori altri.

Volete un esempio? Provate a guardare le mamme degli adolescenti in questo periodo. C’è chi dorme sonni sereni perchè il figlio ha lavorato bene lungo tutto l’anno scolastico e sarà promosso senza problemi, e c’è invece chi vive il patema d’animo degli ultimi giorni, delle ultime verifiche e interrogazioni come con una spada di Damocle sulla testa: sarà promosso o avrà il debito a settembre?

Ecco, allo stress degli impegni che si sovrappongono si sostituisce lo stress di dover affrontare un’estate all’insegna dello studio…

E non sono solo gli scrutini e il destino scolastico dei figli adolescenti ad agitare la vita delle povere mamme. Le feste di fine anno continuano a esserci, e l’unico problema è che vengono organizzate dai ragazzi stessi e che la location e gli orari non sono più quelli delle feste alle quali eravate abituati ad andare quando erano piccoli. Locali e discoteche al posto delle pizzerie, la notte inoltrata al posto della sera. Smetterete nuovamente di dormire, e dovrete fare i conti con figli da riprendere alle due o alle tre di notte…

fine anno scolastico