La cistite interstiziale è una malattia fortemente invalidante e spesso sconosciuta anche ai medici.La diagnosi è difficile perché talvolta viene confusa con altre malattie urologiche o ginecologiche.

Che cos’è la cistite interstiziale?

La cistite interstiziale è una condizione infiammatoria cronica a carico delle pareti pelviche che rende difficile e continuo l’urinare.

Si distingue dalla più comune cistite perché:

  • il dolore non è un normale bruciore;
  • è quasi esclusivamente a livello della vescica, sia quando è piena sia quando è vuota.

Nella terminologia medica internazionale viene definita infatti anche come “sindrome da vescica dolorosa”.

Il dolore spesso interferisce con la vita sessuale, che risulta ostacolata da questo disturbo.

Gli uomini possono manifestare dolore ai testicoli, allo scroto, al perineo o al pube, e avere eiaculazioni dolorose. Pare inoltre che la cistite interstiziale sia associata ad alcune condizioni croniche e sindromi dolorose come la vestibolite vulvare, le fibromialgie e la sindrome del colon irritabile.

Sintomi

Le cause delle cistite interstiziale non sono ancora chiare. Si riscontrano in generale a causa di:

  • infezione delle vie urinarie,
  • un intervento chirurgico,
  • una malattia virale, 
  • un progressivo indebolimento del rivestimento delle pareti vescicali, costituito da glicosaminoglicani, con funzioni di sostegno e protezione. L’assottigliamento di questo strato protettivo fa sì che le sostanze irritanti contenute nelle urine aggrediscano le pareti vescicali, innescando un processo infiammatorio.

Diagnosi

Per la maggior parte delle persone affette da cistite interstiziale non è facile ottenere una diagnosi.

In generale si comincia con esami come quello delle urine (urinocoltura, citologia urinaria, ricerca del BK nelle urine) ed ecografie dell’apparato urinario sono utili a escludere altre patologie vescicali con sintomatologia simile.

Altri accertamenti sono:

  • l’uretrocistoscopia (endoscopia della vescica attraverso l’uretra) in narcosi con distensione della vescica, utile a evidenziare eventuali emorragie puntiformi e ulcere (ulcere di Hunner, dal nome dello studioso che per primo le ha descritte) che sono caratteristiche della malattia. La distensione della vescica, fatta in anestesia generale e consistente nel riempimento della vescica con una soluzione fisiologica, può inoltre contribuire ad alleviare il dolore;
  • la biopsia della vescica consiste nel prelievo di un frammento della parete vescicale. Con un esame istologico mirato, è possibile escludere patologie più gravi, nonché la presenza e il grado di infiammazione provocato dalla cistite interstiziale.

Trattamenti

Per curare la cistite interstiziale può essere necessario combinare una pluralità di trattamenti.

La diagnosi precoce è fondamentale per evitare danni irreversibili e per individuare il prima possibile una terapia idonea.

Le terapie possono essere:

  • orali, con farmaci che contribuiscono a riparare la mucosa vescicale danneggiata;
  • antidepressivi;
  • antinfiammatori;
  • analgesici;
  • antistaminici;
  • endovescicali, con instillazione di glicosaminoglicani;
  • soluzioni a base di acido ialuronico e condroitinsolfato che possono migliorare la sintomatologia.

Fonte:

Associazione Italiana Cistite Interstiziale

Humanitas