Nel primo anno e mezzo di vita, i bambini hanno bisogno di fare un sonnellino a metà mattina e uno dopo il pasto principale, della durata complessiva di 4 ore a 6 mesi d’età, e poi man mano più breve. Molti pediatri suggeriscono di mantenere l’abitudine di un sonnellino pomeridiano di un’ora fin tanto che il piccolo ne avverte la necessità.

Un bambino che si irrita facilmente, che piange per un nonnulla, che non riesce a mantenere ferma l’attenzione o che si stanca rapidamente di un gioco o di altre attività, soprattutto nelle ultime ore del pomeriggio, può essere semplicemente stanco. Una volta che si è riusciti a individuare questo problema e vi si è posto rimedio, un bambino che prima poteva sembrare una vera peste può trasformarsi completamente.

L’abitudine di dormire nel primo pomeriggio può essere un onorevole compromesso per permettere ai genitori che lavorano di godersi un po’ di più il proprio piccolo, la sera quando tornano a casa, senza privarlo delle ore di sonno di cui ha bisogno.

Ma come abituare il bambino al sonnellino? Sono tre i fattori che contribuiscono a far dormire bene il piccolo, durante il giorno.

  • Periodicità: la periodicità del sonnellino aiuta il bambino ad avere un sonno piacevole. Per questo, è bene mantenere degli intervalli di veglia corti e regolari. Bisogna osservare a che ora si sveglia abitualmente il bambino e dopo circa un’ora, si può iniziare il processo teso a rasserenare il piccolo. In generale, a 2 mesi di vita, il periodo totale di veglia, più il periodo di rasserenamento non deve superare le due ore.
  • Sonno senza movimenti: le vibrazioni durante il sonno, come quelle dell’automobile o di una sedia a dondolo, danno origine a uno stadio di sonno più leggero e riducono il potere ristoratore del sonno. Alcuni minuti di movimento devono far parte del processo di rasserenamento, ma non bisogna servirsi del movimento per far addormentare il bimbo.
  • Un unico metodo: Addormentarsi è un’abitudine che il bambino può imparare meglio, se questa tecnica viene usata in modo concreto. Dopo aver coccolato il piccolo per qualche minuto, lo si può mettere nella culla mentre è sveglio (in tal modo il bambino può imparare ad addormentarsi senza essere preso in braccio o ninnato). A volte questo può essere difficile, perché il piccolo potrebbe avere qualche difficoltà ad addormentarsi da solo. La cosa più importante, però, è essere costanti, scegliere un metodo e mantenerlo. Il cambio del metodo confonde il bambino e interferisce nel suo apprendimento del fare il sonnellino.

E voi come avete abituato i vostri piccoli al sonnellino? Avete l’abitudine di cullarli o si addormentano da soli?

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