E’ tempo di cominciare a pensare alle vacanze estive, ideare itinerari e comprare biglietti, ma con un bebè di pochi mesi o addirittura di qualche settimana come si fa? Non temete, non dovrete rinunciare al viaggio! Con qualche accorgimento e un po’ di organizzazione, non sarà un problema portare in giro il pargolo. E sarà una bellissima esperienza per tutta la famiglia: per lui, che scoprirà il mondo e vedrà nuovi colori intorno a sé, e per voi, che assaporerete insieme tutta la dolcezza di giorni trascorsi senza preoccupazioni.

Viaggiare con un bebè in aereo

Innanzitutto possiamo tranquillizzarvi sul fatto che non esistono controindicazioni per far viaggiare un neonato in aereo: infatti l’atmosfera di una cabina pressurizzata è paragonabile a quella che si respira in montagna a un’altitudine di 1.700 metri circa, altezza che un bebè sano sopporta senza particolari problemi.

L’unico inconveniente che si potrebbe riscontrare è il dolore alle orecchie al momento del decollo e dell’atterraggio, che per via della pressione si tappano. Gli adulti, sbadigliando o inghiottendo, riescono a riequilibrare la pressione e a “stapparsi”, mentre per un lattante è sufficiente dargli del latte o dell’acqua, in caso anche svegliandolo, durante tutto il viaggio e in particolare in tali fasi. Se piange, mostratevi sereni e rilassati per rassicurarlo su cosa sta accadendo.

Di solito comunque un bimbo così piccolo dorme quasi tutto il tempo, e non avendo assegnato un posto (poiché al di sotto dei 2 anni) starà tra le calde braccia di mamma o papà, al quale verrà fornita una speciale cintura di sicurezza che protegga anche lui. Per le tratte più lunghe invece, come i voli intercontinentali, potrete chiedere una culla da viaggio.

Viaggiare con un bebè in auto

Qui il discorso si complica leggermente, poiché i viaggi lunghi in macchina sono più estenuanti per un bimbo piccolo e andrebbero evitati se non strettamente necessari, soprattutto se superano il tempo fra un pasto e l’altro e se non si è in condizione di alimentare il bebè.

In ogni caso, la prima regola è quella di evitare le ore troppo calde, perché a pochi mesi di vita il sistema di adattamento alle temperature esterne (cioè la sua termoregolazione) è ancora poco efficiente. Dopo i 4 mesi sarà comunque in grado di affrontare viaggi più lunghi.

D’estate, per far circolare l’aria senza esporre il piccolo a correnti dirette, lasciate aperti tutti e quattro i finestrini di un centimetro; ma ricordate di chiuderli in galleria, specie se lunga, dove l’aria è fortemente inquinata dai gas di scarico di macchine e camion!

Fermatevi frequentemente, evitate di fumare all’interno dell’abitacolo, e se ci sono lunghe code meglio sostare un po’ in una piazzola o in un autogrill.

Di cosa premunirsi quando si viaggia con un bebè

Soprattutto se viaggiate in aereo non caricatevi di troppi pesi, e al posto del passeggino (che alcune compagnie spediscono insieme al resto del bagaglio per questioni di spazio) forse sarebbe meglio munirvi di marsupio; inoltre fate attenzione che i contenitori per i liquidi non superino i 100ml e siano messi in una busta trasparente.

Tra le cose che non dovete dimenticare ci sono:

  • biberon con acqua o latte, se non lo allattate al seno: anche più di uno se non avrete poi modo di pulirlo e riempirlo di nuovo durante il viaggio, o nel caso se ne rovesci un po’;
  • ciuccio;
  • uno o due pacchetti di fazzoletti;
  • crema idratantesalviettine detergenti per la pulizia;
  • il necessario per il cambio: bavaglini, pannolini, tutina o vestiti pratici e comodi da infilare;
  • una copertina per gli sbalzi di temperatura, in particolare per l’aereo e il traghetto;
  • il suo peluche preferito o qualche giochino per distrarlo nei momenti di nervosismo.

E voi quando avete cominciato a viaggiare con i vostri piccoli? Raccontateci le vostre esperienze e cosa ne pensate!