La paura del buio è piuttosto diffusa nei bambini, soprattutto intorno ai 4-5 anni, e di solito si accompagna alla visione di mostri e strane creature, pupazzi che si animano, oggetti che si trasformano in qualcuno pronto a far loro del male. Al punto che il piccolo non vuole più andare a dormire da solo, recarsi in bagno o nelle stanze dove non c’è nessuno, e vuole sempre vicini mamma e papà.

In molti casi tali paure sono associate al distacco materno, che fa sentire il bambino solo e abbandonato. Succede quando questo avviene in maniera brusca, per esempio con l’ingresso alla scuola materna se prima era sempre stata la mamma a occuparsi di lui a tempo pieno.

Se poi all’uscita lo va a prendere la nonna o la tata perché la mamma ha ripreso a lavorare, e quindi la rivedrà solo la sera, il senso di abbandono (che colpisce tutti i bimbi piccoli quando non possono più avere la madre tutta per loro) inevitabilmente si accentuerà.

La somma delle novità – il distacco poco graduale dalla mamma, l’ingresso in un contesto completamente nuovo, il cambiamento radicale delle abitudini – crea insomma una sensazione di paura nel bambino.

D’altra parte anche per noi adulti accade la stessa cosa: sono le situazioni che non conosciamo a spaventarci di più, proprio perché sfuggono al nostro controllo.

Così, nel momento in cui il piccolo avrebbe avuto maggior bisogno di rassicurazioni perché si sta affacciando a un nuovo mondo (l’asilo), avviene la separazione dai genitori. E la paura del buio e dei mostri è il modo con cui può esprimere la sua insicurezza.

Come affrontarla? A piccoli passi. L’autonomia dai genitori è una conquista importante per la crescita, ma deve avvenire in maniera graduale. E bisogna sempre ricordargli che alle spalle avrà sempre una mamma e un papà che lo proteggono e che gli stanno vicini.

Un consiglio utile poi è quello di lasciargli un oggetto da portare con sé all’asilo, per esempio il peluche con cui dorme o qualcosa che gli ricordi il profumo della mamma, per fargli sentire in ogni momento il calore e l’affetto di casa.

E la sera accompagnatelo ovunque lui voglia per rassicurarlo, rimboccategli le coperte e state ancora un po’ lì con lui. Un altro suggerimento potrebbe essere quello di dargli, al momento della nanna, un oggetto dai “poteri magici” che lo protegga dai mostri. Le immagini fiabesche, infatti, sono ottimi antidoti alle paure più inconsce di ogni bimbo.

Anna DC