Il malcontento serpeggia a ogni livello del settore Istruzione: dalle scuole per l’infanzia alle Università, continuano a susseguirsi in tutto il Paese le manifestazioni contro il Decreto Gelmini. L’ultima, ieri a Milano, in Largo La Foppa. Ma questa volta, le protagoniste sono state le mamme! Mamme dei bambini di tre scuole di Milano che si sono date appuntamento per esprimere il loro punto di vista sulle novità nel settore Istruzione.

“Giù le mani dai bambini”: questo lo slogan urlato a squarciagola dalle mamme e dai bambini presenti. Ma vediamo più nel dettaglio i punti della legge oggetto del contendere: innanzitutto: il ritorno al maestro unico. La “novità”, è vista da più parti come un ritorno al passato, in quanto richiede un’onniscienza difficile da raggiungere ed azzera la pluralità di punti di vista che la compresenza di più maestri aveva introdotto. Questi i capi d’accusa.

Ma, la ragione forse più importante della vera e propria rivolta è la riduzione delle ore di insegnamento a 24 ore settimanali, in pratica, la fine del tempo pieno che sarà prolungato in caso di necessità. Così recita l’Art. 4 del Decreto-legge n. 137. Potete leggerlo seguendo questo link, sul sito del Parlamento Italiano.

Voi che opinione vi siete fatte in merito? Approvate il decreto o no? Quali tra le sue parti cambiereste e quali invece appaiono ai vostri occhi delle giuste innovazioni? Trovate giusto il reinserimento del grembiule e o del voto al posto del giudizio o nutrite delle perplessità anche a questo proposito?

Aspettiamo i vostri pareri, si tratta di un tema caldo che tocca e coinvolge da vicino tutte le mamme, trattandosi del futuro dei loro figli. Chiediamo un’opinione anche a chi tra di voi insegna nella scuola primaria e dell’infanzia e che, quindi, può esprimere un ulteriore punto di vista. Rendeteci partecipi delle vostre opinioni e riflessioni, e, affinché il dibattito sia il più possibile articolato, chiediamo i commenti anche di chi è favorevole al decreto.

Insomma, vorremmo parlare di questo argomento sviscerando tutte le sue possibili sfaccettature, perché l’istruzione dei bambini è fondamentale nella loro crescita, nel loro presente e per il loro futuro.