Sono passati due anni dalle polemiche per la pubblicazione del libro: ’40 ragioni per non avere figli’, in cui la psicoanalista francese Corinne Maier spiegava al mondo dalle pagine di un libro i motivi per cui si può anche scegliere di non fare figli e di come lei stessa, madre di due figli, spesso si fosse pentita di averli messi al mondo.

Titolo provocatorio che ha, come previsto, suscitato dibattiti e polemiche a non finire. Soprattutto online.

E ora ci risiamo, questa volta a provocare è Ayelet Waldman, editorialista del New York Times, che ha da poco pubblicato ‘Bad Mother‘. Le tesi della Waldman, 44enne madre di 4 figli, vanno dall’affermazione che per lei i figli sono marginali rispetto al marito, e che proprio per questo motivo crescono molto meglio rispetto ai figli coccolati e iperprotetti, alla consapevolezza che il multitasking delle mamme abbia raggiunto livelli insostenibili, solo per essere considerate della brave madri e non giudicate male dalla società.

Siamo in pieno trend di tesi provocatorie sulla maternità, una tendenza che significa sicuramente un cambio epocale nella visione della mamma come è stata vista finora.

Basti guardare ai mommyblog che hanno rotto il silenzio parlando anche del lato meno nobile della maternità, come il famoso truemomconfessions una community in cui le mamme si confessano e si sfogano, e che ha da tempo un grandissimo successo online, proprio per la sincerità con cui le mamme parlano dei loro sentimenti non sempre amorevoli nei confronti dei loro figli.

Attendiamo con curiosità le polemiche che non mancheranno copiose alla pubblicazione di Bad Mother, proprio per vedere se la mentalità corrente in tema di maternità è sempre la stessa, o se i blog mammeschi hanno già mutato qualcosa nel pensare comune.