La paura del buio rappresenta un grande “classico” tra quelle infantili e tende, in alcuni casi, a permanere anche in età più avanzata. Il buio elimina i contorni della realtà e lascia libera la fantasia di elaborare i contenuti più spaventosi. E’ soprattutto dopo i 2 anni che il bambino inizia a manifestare questo timore, chiedendo ai genitori di lasciargli una lucina accesa quando va a letto.

Verso i 2 anni di età il bambino attraversa una fase della crescita contraddistinta da conquiste e progressi fondamentali infatti è ormai in grado di camminare con disinvoltura, sta imparando a parlare e sperimenta sempre più di frequente la propria autonomia nel corso delle abituali attività quotidiane. L’entusiasmo suscitato da queste conquiste si accompagna del resto anche a sentimenti di ansia e timore derivanti dal progressivo distacco dalla figura materna. Il piccolo non è però in grado di capire ed esprimere questo complesso stato d’animo in modo diretto ed ecco allora che fanno la loro comparsa le classiche paure infantili delle streghe, dell’uomo nero, del buio e molti altri modi per esternare il proprio disagio interiore.

La notte rappresenta per tutti i bambini un momento di rottura rispetto all’equilibrio rassicurante del giorno. Il passaggio dalla veglia al sonno, dalla luce al buio, dalla vicinanza degli adulti di riferimento alla solitudine nel proprio lettino, a quest’età vengono vissuti in modo particolarmente negativo. Tutto ciò conferisce alla notte i contorni di un luogo sconosciuto e misterioso in cui il bambino si sente più esposto ai pericoli e, appunto, alle paure che albergano dentro di lui e che di giorno riescono a essere tenute più facilmente sotto controllo.

Sempre a quest’età tendono a fare la loro comparsa  anche i brutti sogni e più di frequente succede che il bambino di svegli di soprassalto durante la notte chiamando a gran voce mamma e papà. Sicuramente lo svegliarsi all’improvviso nel buio non fa che esaltare la sensazione di paura, ed è per questo che l’accensione di una luce, preferibilmente non troppo forte, aiuta il piccolo a tranquillizzarsi facendogli riconoscere i contorni rassicuranti e famigliari della realtà che lo circonda.

Qual è l’atteggiamento che i genitori devono adottare?

Innanzitutto è importante rendersi conto che questo genere di paure non rappresenta un banale capriccio del bambino o un modo come un altro per ottenere l’attenzione dei genitori. In particolare, la paura del buio è un sentimento autentico  e profondo che spesso si tende anche a trascinarsi in età adulta.

Un modo pratico per rendere più facile il superamento di questo disagio consiste nel concedere al piccolo che lo chieda di tenere accesa durante la notte una luce bassa. Al contrario sarebbe sbagliato dimostrarsi troppo rigidi pretendendo che il piccolo si abitui subito al buio. Fondamentale è inoltre avere un atteggiamento rassicurante, cercando di far capire al bimbo che lo si comprende ma anche che questo timore crescendo si supera. E’ poi sempre meglio evitare, soprattutto nel caso di un bambino particolarmente impressionabile, che la sera veda in televisione programmi dai contenuti spaventosi che poi tendono a essere rielaborati quando si ritrova solo nel suo lettino.

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