Il bambino russa? Può succedere ma nella maggior parte dei casi, per lui non è un problema. Infatti circa il 9% dei bambini russa abitualmente durante  il sonno. Il russare non associato alla sindrome delle apnee ostruttive (momentaneo blocco del respiro che avviene durante il sonno) o a torpore diurno viene definito “primario”. E’ un disturbo poco significativo dal punto di vista medico, perché in genere non comporta alcuna conseguenza, né particolari disagi per il bambino.

Il russamento primario è quasi sempre in relazione con un difficoltoso passaggio dell’aria attraverso il naso e la bocca, a sua volta generalmente dovuto all’ingrossamento delle tonsille o delle adenoidi. Più raramente è causato da una vibrazione eccessiva del palato molle, in risposta all’ingresso dell’aria. In qualche caso, infine, è dovuto al raffreddore, e quindi è destinato a manifestarsi solo per un breve periodo.

Solitamente il russare nei bambini non richiede alcun intervento, anche se è bene parlarne con il pediatra allo scopo di fargli controllare le condizioni delle tonsille e delle adenoidi. L’unico accorgimento che può rivelarsi utile per attenuare il russamento è mettere il bambino a dormire nella posizione su un fianco. Lo si può fare comunque solo dopo l’anno, e non prima, visto che la posizione supina è vivamente raccomandata per diminuire il rischio di SIDS. Per quanto riguarda i cerotti e gli altri presidi meccanici messi a punto per i russatori, non sono considerati adatti per i bambini.

Il mio marmocchietto russa un pochettino, avendo problemi con le adenoidi,  in alcuni periodi dell’anno o quando è più raffreddato del solito!!! Qualcuna di voi, oltre al marito naturalmente 😉 ha qualche russatore in casa?

[nggallery id=69]

Immagini:
images.com by Image Source
images.com by Ablestock
images.com by Frank Maresca