L’eritema (dermatite) da pannolino è una caratteristico fastidio che affligge i bimbi dalla nascita fino più o meno ai due anni di età, periodo in cui in genere si inizia a prendere in considerazione di liberarsi per sempre dal pannolino usa e getta.


Può essere di entità lieve come più grave ed alcune mamme hanno risolto il problema alla radice preferendo l’utilizzo dei pannolini lavabili, che meno danno luogo a fenomeni di irritazione, ma se non siete ancora pronti per questo passo allora eccovi qui qualche consiglio su come aiutare il vostro  piccolo, con la consulenza di Donatella Guarduccinaturopata e responsabile del nido famiglia e associazione culturale Linguadoca:

La dermatite da pannolino è una forma di infiammazione cutanea che si manifesta con un caratteristico arrossamento, gonfiore e dolore nella regione inguinale e sul sederino generalmente accompagnata da cambiamenti d’umore del bambino che facilmente è più irritabile del solito, soprattutto nel momento del cambio. I bambini che soffrono di dermatite da pannolino si agitano o piangono quando la zona del pannolino viene lavata o toccata.

In genere si tratta di sensibilizzazioni della cute alle nuove gomme e alle resine utilizzate nella fabbricazione dei pannolini monouso, è più frequente e ricorrente nei piccoli che già soffrono di dermatite atopica e generalmente compare dopo il quinto mese, quando il bambino è in grado di mantenersi in posizione seduta, per lo sfregamento diretto del pannolino sulla cute.

Come concausa possono esserci l’introduzione di alimenti solidi nella dieta e/o la prima dentizione, che avvengono nello stesso periodo e cambiano l’acidità di urine e feci; può comparire anche in seguito a una terapia con gli antibiotici, in quanto causano alterazioni della flora batterica intestinale (gli antibiotici uccidono i batteri, sia quelli buoni sia quelli dannosi, tuttavia senza la giusta quantità di batteri buoni si può contrarre un’infezione da funghi).

L’irritazione potrebbe poi essere dovuta all’uso di un prodotto nuovo: le salviette usa e getta, un nuovo tipo di pannolini, oppure un detergente , una lozione, del talco e degli oli che non si erano usati prima, ma anche un detersivo o un ammorbidente usato per lavare i pannolini di stoffa o gli indumenti del bambino.

Indipendentemente dalla causa che l’ha provocato, l’eritema è favorito dalla sudorazione e dalla macerazione per il ristagno di urine, quindi il bambino va cambiato spesso e deve essere evitato l’uso delle mutandine di plastica.

Per motivi analoghi è sconsigliato applicare frequentemente e in abbondanza creme o paste all’ossido di zinco; anche l’impiego di cortisonici topici è quasi sempre sconsigliato poiché non trovano una reale indicazione nelle patologie frequentemente riscontrate nella zona del pannolino.

Il più delle volte inducono un immediato miglioramento perché riducono l’infiammazione, ma altrettanto rapidamente la dermatite tende a recidivare al momento della loro sospensione.

Le controindicazioni sono numerose, poiché in questa regione è molto facile una sovra infezione della dermatite e l’applicazione del cortisone aumenta ulteriormente tale rischio. Inoltre l’applicazione ripetuta delle pomate cortisoniche, in una sede “sigillata” dal pannolino ne favorisce l’assorbimento e può portare alla comparsa di altri più gravi sintomi.

Nella maggior parte dei casi, l’eritema scompare facilmente se si adottano accorgimenti molto semplici: lavare il bimbo con acqua tiepida senza l’impiego di detergenti a base di sostanze aggressive o troppo grasse e per facilitare la guarigione, migliorare l’aerazione della zona del pannolino (ogni tanto si può lasciare il bambino senza pannolino, si possono evitare le mutandine di plastica o indumenti molto stretti, si possono usare pannolini di una taglia più grande finché l’eritema non scompare).
Se la pelle del bambino non ritorna alla normalità entro alcuni giorni e l’eruzione cutanea peggiora nonostante le precauzioni prese, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al pediatra: il peggioramento  non deve essere sottovalutato a causa dell’elevato rischio di infezione sia da parte di batteri sia da parte di funghi (per esempio nel caso si tratti di una complicanza di una candidosi intestinale).

Infatti la zona coperta dal pannolino è particolarmente vulnerabile, perché è calda e umida e quindi rappresenta un ottimo terreno per la proliferazione di funghi e batteri.
In alcuni casi le eruzioni cutanee iniziali formano poi piaghe nella pelle contornate da puntini rossastri e se  il microrganismo infettante è particolarmente aggressivo può portare allo sviluppo di lesioni ulcerate profonde per cui è necessario un consulto medico.
E’ invece importante portate il bambino subito dal pediatra se la dermatite è accompagnata da altri sintomi, quali febbre, vesciche, eruzione cutanea che si estende anche oltre la zona del pannolino, formazione di pus o di essudato.

Non si può delineare un unico trattamento poiché ci sono diverse cause che necessitano di terapie differenti.

Il primo consiglio per prevenire il problema  è comunque quello di tenere la pelle del bambino il più asciutta e pulita possibile, quindi:

  • lavare la zona con acqua tiepida e detergenti delicati non necessariamente antisettici avendo cura di controllare i componenti per evitare la presenza di sostanze aggressive quali Sodium Lauryl Sulfate e Sodium Laureth Sulfate che  distruggono il film idrolipidico della pelle causando secchezza e irritazioni
  • cambiare spesso il pannolino
  • evitare creme troppo grasse soprattutto se contengono Mineral Oil, Vaselina, Paraffina o Petrolati che impediscono respirazione e traspirazione della pelle occludendone i pori.
  • preferire prodotti a base di Calendula o Malva con supporto cremoso leggero e Gel di Aloe Vera che rispettino le funzioni della pelle.”

Foto: www.pianetamamma.it