Tra le tante ninne nanne e filastrocche una delle nostre preferite è sicuramente L’Omino del Sonno. Ammetto che la versione cantata è un pochino malinconica. Noi l’abbiamo in un cd di canzoni per la nanna e devo dire che ogni volta è un colpo al cuore.

Ma questa filastrocca è soprattutto una bellissima storia da raccontare ai propri bimbi, aggiungendo e togliendo particolari a proprio piacimento.

Quando mia figlia aveva tre anni circa era terribilmente affascinata da questo racconto. Era tutto un perché? E dopo cosa succede? E dove dorme l’omino del sonno? E cosa fa di giorno?

Per rispondere alle sue domande inventavo ogni volta un pezzo in più di questa storia. Quando non sapevo come cavarmela provavo a chiedere a lei una sua versione e aggiungevo alla storia. Tanto che alla fine ormai era diventata una saga!

E così dalla filastrocca per la nanna siamo passati pian piano alla storia della buonanotte inventata a quattro mani (o meglio a due teste, perché poi sera dopo sera era tutto uno sforzo di memoria per ricordarsi ogni pezzo).

Lei, però, era terrorizzata dalla versione classica dell’Omino del Sonno, ovvero il Sandman che cosparge gli occhi dei bimbi con la sabbia magica per portare sogni felici. In effetti, detto così, è piuttosto inquietante.

Così, nella nostra personale versione, l’Omino del Sonno è diventato un vecchino un po’ panzuto con la barba lunga e bianca (ogni rimando a Babbo Natale è puramente casuale). Di giorno, ovviamente, L’Omino del Sonno dorme, per essere ben riposato alla sera e passare a dare la buonanotte a tutti i bimbi. Sulle modalità di questa buonanotte è stato a lungo dibattuto. Nella versione finale mi pare di ricordare che il vecchietto si accostava alla finestra (ben chiusa) e lanciava il suo bacio della buonanotte attraverso i vetri (serrati). Ma questo solo perché mia figlia è un po’ fifona. Sicuramente riuscirete a trovare versioni più avventurose di questa filastrocca insieme ai vostri bimbi.

Ecco il testo preso da filastrocche.it

C’è un omino piccino piccino
che va in giro soltanto di sera
e cammina pianino pianino
con un sacco di polvere nera.
E’ l’omino inventor del dormire
che nel lungo serale cammino
senza farsi veder nè sentire
porta il sonno ad ogni bambino.
Non si sa se sia bello o sia brutto
se sia vecchio più o meno del nonno

Quando stanchi si senton gli occhietti
è perché stà passando l’omino
ed è l’ora in cui tutti i bimbetti
fan la nanna nel loro lettino.
Ed intanto l’omino di sera
continuando il suo giro pian piano
col suo sacco di polvere nera
va lontano, lontano lontano,
si sa solo che va dappertutto
e che porta passando un gran sonno.