Sentiamo spesso parlare di gelosia dei fratelli maggiori, ma poco si parla di quando a “colpire” è il fratello più piccolo. Solitamente ai piccoli molto è perdonato proprio perché sono piccoli. Ma è davvero la cosa migliore?

I più piccoli imparano presto le strategie di relazione/competizione col fratello. Noi genitori, purtroppo, abbiamo spesso la tendenza a lavorare solo sui più grandi, dando per scontato che i piccoli siano troppo piccoli per comportamenti intenzionali o per essere corretti.

Nel precedente articolo avevamo discusso di alcune strategie che possono essere valide per lavorare sui sentimenti dei bambini più grandi, ma alcune di queste premesse sono valide anche per i bambini piccoli.

Spesso “non vogliamo vedere” che è il più piccolo a provocare la lite

I fratelli minori possono colpire e fare male. E i maggiori sono pur sempre bambini. Capita spesso di intervenire dicendo ai più grandi “ti comporti come un bambino piccolo!” ma spesso loro SONO bambini piccoli.

Come sempre, se vogliamo modificare il comportamento di un bambino, dobbiamo prendere in considerazione i sentimenti che prova e le sue esigenze.

I bambini piccoli spesso cercano un modo di entrare in contatto con i fratelli maggiori, ma non ne sono del tutto capaci. E’ possibile che il loro modo sia rozzo o inappropriato, e che per ottenere la loro attenzione decidano di colpirli o togliere loro il gioco sul quale il fratello è tanto concentrato.

E’ importante sin dalla più tenera età insegnare al bambino come iniziare positivamente un’interazione col fratello. Spieghiamo loro che colpire qualcuno o rubare il suo gioco non è un buon modo di ottenere la sua attenzione.

Teniamo in conto che i bambini più grandi non sono obbligati a prestare sempre attenzione ai piccoli, ed alcune volte semplicemente non avranno voglia di interrompere il loro gioco. Sarà invece responsabilità nostra, in questo caso, offrirci come partner alternativo di gioco.

Il magico mondo di mio fratello più grande

I piccoli guardano con grande ammirazione alle cose dei fratelli maggiori. Loro sono grandi, sono bravi, certamente più competenti di loro in molte cose. Anche se questo pensiero non è strutturato e consapevole, è uno sfondo costante nella loro interazione.

E’ questo che porta i piccoli a desiderare le cose dei grandi. C’è sempre un modo, tuttavia, di chiedere le cose con gentilezza: dite ai piccoli che un giocattolo si chiede “per favore”, e che non è scontato che lo si debba avere per forza.
Ovviamente, è escluso che picchino loro fratello per ottenere un giocattolo.

Siate mediatori

Bambini che sembrano spesso arrabbiati hanno certamente bisogno del nostro aiuto. E’ importante che ci fermiamo a parlare con loro, seduti sul pavimento, mostrandoci disponibili per loro quando non riescono ad esprimere le loro emozioni.

La gelosia non è a senso unico, ed anche i piccoli possono invidiare le interazioni che noi abbiamo verso i più grandi. Quanto detto per i fratelli maggiori, dunque, vale anche in questo caso: ogni bambino deve essere riconosciuto nella sua unicità e deve sapere di essere amato da noi.

Vogliono solo imparare

Spesso i piccoli hanno minori competenze. Può capitare, quindi, che attraverso l’aggressività fisica cerchino un modo per essere ascoltati. Dedicare del tempo ad insegnare loro le parole per ottenere l’attenzione di qualcuno, ad esempio, aiuta a imparare cose nuove, e può persino diventare un gioco divertente da fare insieme.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta