Il bambino deve capire che dormire è un’attività molto piacevole. Per aiutarlo in questo senso, bisogna guidare il bambino con dei limiti chiari e concreti, tenendo presente che il comportamento dei genitori lo influenza moltissimo. Ad esempio, mettere il bambino a letto troppo presto e aver un comportamento troppo rigido potrebbe dare dei risultati contrario. Verso i due anni, il bambino è molto preso nella scoperta del mondo che lo circonda, per questo può essere difficile che accetti di separarsi da questo mondo solo per addormentarsi.

Dunque ecco qualche idea vincente, per favorire un buon sonno ai bambini che hanno compiuto due anni di età:

  • quando tuo figlio ti dà la buonanotte, può soffermarsi per qualche istante su quanto è accaduto durante il giorno. Ciò serve a infondere sicurezza al bambino;
  • non si deve mai porre un ultimatum al bambino, per far sì che dorma bene. Si otterrebbe soltanto un irrigidimento da parte sua. Occorre quindi seguire la solita routine;
  • quando il bambino sveglia mamma e papà nel cuore della notte, non bisogna mai perdere la calma. Al contrario, si deve fare in modo che il piccolo capisca che deve riaddormentarsi da solo. Rimproverarlo non farebbe altro che innervosirlo di più, impedendogli del tutto di riaddormentarsi;
  • se la vita del piccolo di recente ha subito un cambiamento, non ci si può aspettare che dorma profondamente;
  • permettere al piccolo di addormentarsi fuori dal suo letto potrebbe impedirgli di riaddormentarsi da solo;
  • tra i 2 e i 3 anni, in genere, si elimina la culla e si acquista un letto grande. Se il bambino, però, ha imparato molto presto ad arrampicarsi sulla culla, l’acquisto del letto può essere anticipato. Mi raccomando però, di usare le sponde per evitare che il piccolo caschi durante la notte o mettere un grosso guanciale sul pavimento;
  • il biberon o il ciuccio possono essere utili, quando il bambino si addormenta, però si corre il rischio che il piccolo ne diventi troppo dipendente;
  • nella cura del bambino, la coppia deve sempre cercare di essere unita, per poter fronteggiare meglio eventuali crisi notturne;
  • ogni famiglia ha il proprio livello di tolleranza e le proprie convinzioni. Non esistono sistemi buoni o cattivi, ma soltanto metodi diversi per ottenere lo stesso scopo.

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