Sorprendentemente, quando il bambino nasce, ha già avuto modo di fare un po’ di pratica, riguardo al sonno. Il feto infatti, alterna periodi di sonno a periodi di veglia e quindi almeno uno dei suoi orologi biologici, inizia a funzionare mentre lui è ancora nell’utero della mamma.

Gli stadi del sonno fetale sono tre:
sonno attivo caratterizzato da parecchi movimenti. Si può identificare dalla presenta dei movimenti oculari, del corpo e dalla respirazione irregolare;
sonno tranquillo o inattivo durante il quale ci sono meno movimenti. Appare in modo significativo alla 36° settimana di gravidanza. Da questo momento in poi, questo stadio aumenterà sensibilmente;
sonno indeterminato che si tratta di un periodo caratterizzato dalla combinazione delle particolarità che contraddistinguono gli stadi precedenti.

Dunque il feto si muove mentre dorme ed è possibile capire dai suoi movimenti, quando sta dormendo allora vediamo quali possono essere.

Il feto muove le braccia, mentre dorme
Questi movimenti si mantengono abbastanza costanti, durante il sonno, tra il settimo e il non mese di gravidanza. Sono presenti, approssimativamente, nel 15% del tempo totale di sonno.

Movimento delle gambe
I feti più immaturi, muovono maggiormente le gambe, durante il sonno. Tali movimenti diminuiscono, man mano che si avvicina il giorno del parto. In termini medi, si verificano durante il 20% circa del tempo di sonno.

Movimento del viso
Verso la fine della gravidanza, si verifica un aumento dei movimenti del viso del feto. Sono abbastanza comuni, nel corso della metà del tempo in cui il feto dorme. In un feto di 28 settimane (6 mesi e mezzo), è possibile già distinguere delle variazioni nelle sue onde cerebrali, che fanno la loro comparsa in alcuni cicli precoci di veglia-sonno. A partire dalla 30° settimana di gesta (7 mesi), si osservano dei periodi di relativa calma, anche se, in generale, si riscontra uno stato di movimento continuo, che si attenua, dallo stato di veglia, fino al sonno più profondo. Alcuni stadi di sonno prolungato e interrotto, senza movimenti del corpo o cambiamenti di posizione, possono rappresentare un sintomo preoccupante.

Anche la nascita influisce sul sonno infatti durante il primo anno di vita del bambino, la stabilità di un buon ritmo veglia-sonno, è influenzata dallo stato di maturazione del bambino al momento del parto. Quindi, questo ritmo è meno stabile, nel corso del primo anno di vita di un bimbo prematuro, se lo paragoniamo a quello di un bambino nato a termine. Senza dubbio, tale ritmo è più stabile in un bimbo pretermine che sia stato ricoverato in un reparto per prematuri, in cui i ritmi veglia-sonno siano stati rispettati, perché di notte vengono spente le luci e il piccolo viene disturbato il meno possibile, rispetto a un altro bebè pretermine che sia rimasto in un reparto costantemente illuminato.

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