Le ecografie 4D utilizzano una nuova tecnologia a ultrasuoni HDlive, permettendo tramite una fonte di luce unica di illuminare il feto e mostrare il suo volto ai genitori a partire dal primo trimestre di gravidanza. Questo tipo di macchinari non ha controindicazioni. Grazie all’impiego degli ultrasuoni non mette a rischio la salute del feto ma permette di valutare con maggiore accuratezza il reale sviluppo del nascituro regalando a mamma e papà un’emozione fortissima.

Che faccia avrà?

L‘ecografia 4D è talmente dettagliata e sofisticata che consente non solo di mostrare il viso ma anche la tonalità della pelle e rileva le più piccole espressioni facciali del feto.

Uno studio della Durham University in Inghilterra ha evidenziato grazie all’impiego delle ecografie 4D come i feti nel grembo materno varino le espressioni facciali imparando a modificare il proprio volto per mostrare le emozioni. Dal semplice sorriso fino alle sopracciglia aggrottate o all’arricciamento del naso.

Movimenti in tempo reale

Mentre l’ecografia 3D permette di ottenere delle immagini statiche, delle fotografie per così dire istantanee di un movimento l’ecografia 4D permette di visualizzare l’immagine tridimensionale in movimento ed in tempo reale. Consente di cogliere tutti i movimenti del feto in diretta, se si muove, se si succhia un dito, la sua esatta posizione all’interno del grembo materno e così via.

L’importanza delle faccine

La dottoressa Nadja Reissland, professoressa del Dipartimento di Psicologia della Duhram ha guidato la ricerca e ha pubblicato lo studio sulla rivista scientifica Plos One . L’analisi condotta su  otto feti di femmina e sette di maschi ha evidenziato che il il feto quando ha raggiunto le 32-34 settimane di vita – ovvero intorno all’ottavo mese- si esercita nei suoi primi movimenti facciali.

Lo studio è molto importante perchè può aiutare a comprendere quali espressioni possano essere collegate a uno sviluppo normale intervendo e identificando sin dal grembo materno eventuali patologie che possono interessare il nascituro.

Dai dati è emerso che i bebè durante la gestazione nel grembo materno si allenino con particolare attenzione alle smorfie di dolore e questo potrebbe essere dettato dal fatto che è di vitale importanza per i bambini essere in grado di mostrare la propria sofferenza appena nati per comunicare qualsiasi disagio o disturbo.