Ho volentieri accettato di fare l’inviata per Blogmamma nella tappa di Roma dello spettacolo di Wrestling della Federazione WWE in compagnia di mio figlio di 6 anni. Mi era stato detto che il Wrestling è una forma di spettacolo sportivo e sinceramente a tal proposito ero un po’ scettica, ma ho voluto sperimentare di persona. La migliore descrizione dell’esperienza fatta penso sia da riportare attraverso le parole di mio figlio, di seguito trovate una bella intervista mamma/Morgan.

Prima, però, vorrei dirvi che a riprova di quello che mi era stato detto, la WWE è anche continuamente impegnata nella campagna “Don’t Try This” che  invita i fan a non imitare i talent. Inoltre la WWE sta supportando in USA una campagna contro il bullismo andando con i propri Talent e l’associazione “Be a Star” nelle scuole per incontrare i ragazzi. Tutto questo a riprova del fatto della serietà degli organizzatori e, come capirete dall’intervista, anche di tutti coloro che partecipano a questo grande show, pubblico compreso.

wrestling le impressioni di un bambino

Wrestling visto da un bambino: intervista mamma / Morgan

Mamma: Morgan quando ti ho detto che saresti venuto con me a vedere un incontro di Wrestling dal vivo a Roma cosa hai pensato?

Morgan: Che sarebbe bello

Mamma: Il giorno che abbiamo preso il treno a Milano per raggiungere Roma cosa provavi?

Morgan: Ero felice che andavo a Roma (come si scrive Roma?) un po’ annoiato e un po’ stanco del viaggio.

Mamma:Come ti sei preparato per andare a vedere lo spettacolo del Wrestling?

Morgan: Con tanta emozione

Mamma: Avevi già visto qualcosa in TV?

Morgan: Si e mi era piaciuto. Avevo visto che lottavano e pensavo che facessero davvero

Mamma: Che cosa è per te il Wrestling?

Morgan: Difficile questa domanda. Un gioco manesco, che…che…che si lotta e si picchiano per finta e sono degli attori quelli che fanno male e non gli fanno male e se sbagliano si fanno male loro e l’altro.

Mamma: Arrivato nel luogo dell’incontro a Roma cosa hai fatto?

Morgan: Ero agitato perché emozionato. Sono arrivato e ho seguito quelli che bisognava seguire per incontrare i lottatori. Per fare le foto, gli autografi e vedere il Wrestling. Cesaro ho incontrato ed era molto muscoloso. Ho capito che il Wrestling è una storia che si racconta di padre in figlio e ci hanno detto che i protagonisti sono degli attori/atleti che non fanno davvero

Mamma: Una volta che hai preso posto cosa hai visto?

Morgan: Ho visto che lottavano, parlavano in inglese, cantavano e ballavano. Alla fine c’erano un mucchio di lottatori, uno contro l’altro, che avevano vinto contro quello là.

Mamma: Il pubblico come ti sembrava?

Morgan: Tutti molto emozionati, facevano un bel casino, che non disturbava. Ho fatto amicizia con Antonio che aveva una medaglia del Wrestling al collo.

Mamma: Quando sei tornato a Milano hai raccontato a qualcuno di questo spettacolo?

Morgan: Si, a Davide, Paride, Riu, Nikita, Seba e Edo.

Mamma: Qual è il Talent che ti è piaciuto di più?

Morgan: Quello che si è tolto gli occhiali da sole e li ha buttati al pubblico, quello con le mutande viola, lui ha vinto (The Miz). Anche un altro, l’ultimo, quello che faceva tutte le facce (Dean Ambrose)

Mamma: Ci ritorneresti?

Morgan: Si, perché mi è piaciuto e hanno detto che torneranno ad aprile anche a Milano e a Firenze. A Milano io ci rivado con papà. Oggi all’allenamento di calcetto ci sono andato con il cappellino con gli autografi che mi hanno fatto due lottatori in mutande (Dolph Ziggler e Zack Ryder)

wrestling le impressioni di un bambino

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Mamma: Morgan, ti ricordi che ci hanno spiegato che quelle mosse non si rifanno a casa né a scuola con gli amici?

Morgan: Si me lo ricordo, quelle sono tecniche come quelle che insegna papà di arti marziali, io ancora non le conosco e non mi voglio fare male.

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Se anche a voi incuriosisce questo sport e volete vedere uno spettacolo come abbiamo fatto noi non preoccupatevi, lo show del WWE torna il prossimo anno in Italia il 13 Aprile a Milano e il 14 Aprile a Firenze.

Noi speriamo di tornarci e voi?

Annalisa Quaranta per Blogmamma