Il sonno deve essere considerato una componente importante di uno stile di vita salutare, come l’alimentazione o l’esercizio fisico, sia per i bambini che per i genitori. Una diminuzione, seppur modesta, della quantità di sonno, sofferta per diversi giorni di seguito, fa aumentare in modo considerevole la sonnolenza diurna e fa diminuire lo stato di veglia di genitori e figli.

La mancanza di sonno o il dormire male, danneggiano le tre principali attività del cervello infantile, durante lo sviluppo, ovvero la capacità di apprendimento, la funzione motoria, quella che gli permette di manipolare i suoi giocattoli e quella che gli consente di camminare e di correre e da ultimo, l’umore.

Delle tre attività, quella che ne risente in misura maggiore è l’umore, seguita dalla capacità di apprendimento, che si riduce, man mano che aumenta il suo disagio. In generale, la mancanza di sonno provoca un aumento dell’irritabilità e della impulsività, mentre allo stesso tempo diminuisce l’attenzione e l’autocontrollo.

Il nervosismo e l’irritabilità del bimbo, fanno sì che i genitori gli stiano costantemente addosso, richiamandolo in continuazione per il suo cattivo comportamento, il che provoca nel bimbo una perdita di autonomia. Il bambino, dunque, come risposta a questa perdita di autonomia, diventa ancora più testardo e ostinato. Detesta essere contrariato e vuole fare tutto di testa sua. Non obbedisce a nessuna regola e finisce addirittura per provocare delle situazioni limite (per scoprire “chi è il più forte”), turbando non poco il contesto familiare.

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