Il momento della nanna è forse la parte più delicata dell’inserimento di un bambino all’asilo nido: se le necessità lavorative dei genitori hanno permesso il rispetto della tempistica consigliata, il bambino si approccia per la prima volta alla nanna al nido verso il settimo/ottavo giorno dall’inizio della sua nuova avventura in un ambiente diverso dalla propria casa.

Finora, infatti, il bambino ha passato le giornate intere in compagnia della propria mamma, in totale intimità con la persona che l’ha portato in grembo: ora invece il piccolo non solo ha cominciato a rapportarsi con altri bambini suoi coetanei e ad apprendere le prime basilari regole sociali, ma deve anche imparare a condividere questo momento d’intimità – la nanna – con un altro adulto e altri bambini!

È per questo motivo, per far in modo che il passaggio alle nuove abitudini sia il più tranquillo e sereno possibile, che le educatrici mettono in atto diverse e consolidate strategie. Due sono gli elementi che, per la loro importanza e rilevanza, non sono mai sottovalutati: le informazioni acquisite nel colloquio iniziale con i genitori e il rispetto della routine.

Le informazioni fornite dai genitori alle educatrici durante i primi incontri si rivelano essere indicazioni di grandissima utilità: sapere a priori se il bambino si addormenta da solo o con un adulto a fianco; con ninna nanne o nel silenzio della sua stanza; nel proprio lettino o nel letto dei genitori; con il ciuccio o l’orsetto o entrambi; su un fianco, prono o supino … sono tutte notizie che aiutano le educatrici a preparare il momento della nanna in maniera da renderlo il più vicino possibile alle abitudini del bambino.

Il rispetto della routine è l’altro elemento fondamentale per un approccio sereno al momento della nanna, in quanto la regolarità negli orari e il rispetto della ritualità nei gesti e nei comportamenti sviluppano nel bambino fiducia e sicurezza. Pertanto, per l’importanza che rivestono i rituali nella vita di ciascun individuo, tutti i giorni, all’asilo, in preparazione della nanna si cerca di mantenere la stessa routine: pappa, di corsa in bagno e a lavare i dentini, giochi tranquilli e rilassanti, poi tutti a nanna!

È importante inoltre che il momento che precede la nanna sia caratterizzato da attività rilassanti, che aiutino il bambino a predisporsi, sia fisicamente sia mentalmente, al riposo pomeridiano: i giochi che inducono a scatenarsi troppo o che comunque sono esageratamente stimolanti fanno sì che l’organismo rilasci grandi quantità di adrenalina.

Questo ormone ha un effetto altamente eccitante: una volta entrato in circolo, induce a scatenarsi ulteriormente, ostacolando il rilassamento. Per questo è un errore pensare che il sonno sia più prolungato e giunga più velocemente facendo stancare molto il bambino: non solo questo non avviene, anzi, l’accumulo di stanchezza rende più complicato addormentarsi e meno sereno il riposo.

Articolo a cura di Sara Zanichelli,
coordinatrice de “Il Nido Incantato”
www.ilnidoincantato.it

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