Il latte materno è l’alimento ideale per il bambino: è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità almeno fino al sesto mese. Premesso questo, esistono ormai molti tipi di latte artificiale, che hanno caratteristiche che si avvicinano a quelle del latte materno e che contengono tutte le principali sostanze nutritive, compreso il ferro e le vitamine, per aiutare il bambino a crescere sano e forte.

L’alimento di partenza è sempre il latte vaccino, che viene modificato secondo le esigenze nutrizionali del bambino. Il latte artificiale si divide in tre gruppi:

Latte di avvio, di proseguimento, di crescita

  • latte di avvio, da utilizzare dalla nascita fino ai 6 mesi, in cui, rispetto al latte vaccino, viene ridotta la quantità di proteine per non affaticare eccessivamente i reni del piccolo, ancora immaturi; viene incrementato il lattosio per avvicinarlo il più possibile ai livelli riscontrati nell’alimento materno; vengono aumentati i grassi insaturi che hanno la funzione insieme ai saturi di produrre energia; vengono aggiunti minerali e oligoelementi come ferro e zinco che costituiscono tutti i tessuti del nostro organismo; vengono aggiunte le vitamine A, C, D, e K essenziali per tutte le funzioni dell’organismo;
  • latte di proseguimento, da utilizzare dai 6 ai 12 mesi, che si differenzia dal quello di avvio per la maggiore quantità di proteine, che rimane comunque ridotta rispetto al latte vaccino, mantenendo comunque un arricchimento di vitamine e minerali;
  • latte di crescita, da utilizzare dopo l’anno, che rispetto al latte vaccino, contiene più ferro, mentre viene ridotto l’apporto di proteine e sali minerali.

Ma esistono in commercio anche latti speciali cioè formule studiate ed indirizzate a bambini  affetti da allergia alimentare, in particolare alle proteine del latte vaccino, con problemi di malassorbimento intestinale, con intolleranza al lattosio verificatasi a seguito di diarrea infettiva o affetti da reflusso gastroesofageo. Resta comunque bene inteso che nella vasta panoramica di latte artificiale presente sul mercato, la scelta di quello più adatto spetta al pediatra, che lo sceglierà in base alle esigenze del bambino.

Per quanto riguarda la frequenza, anche in questo caso sarà il pediatra a consigliare la mamma in base alle esigenze del bambino e comunque le confezioni di latte contengono sempre indicazioni a questo proposito. Tuttavia i bambini non sono tutti uguali ed il consiglio è di seguire un po’ il suo appetito e allattare il piccolo quando vuole lui.

Latte artificiale: le quantità

Vediamo insieme la quantità giusta in base all’età e al peso del bambino:

  • età 0-4 sett., peso 3-3,5 kg, 85-115 ml di latte per 5-6 poppate al giorno;
  • età 1-2 mesi, peso 4,5 kg, 140 ml di latte per 5 poppate al giorno;
  • 3 mesi, peso 5,5 kg, 170 ml di latte per 5 poppate al giorno;
  • 4-5 mesi, 6,5 kg, 200 ml di latte per 5 poppate al giorno;
  • 6 mesi ed oltre, 8 kg, 200-230 ml di latte per 3-4 poppate al giorno.

Prima dei 12 mesi, il piccolo può soffrire spesso di dolore al pancino. Dei residui di latte, nei biberon e nelle tettarelle, favoriscono il proliferare dei batteri, ed è per questo che  così importante sterilizzare tutto. E’ possibile sterilizzare tutti gli oggetti necessari alla preparazione del latte, facendoli bollire, oppure utilizzando l’acqua fredda e le pastiglie, o tramite vapore o gli appositi sterilizzatori da microonde.

Come preparare un biberon di latte

Vediamo insieme come preparare un biberon di latte tenendo presente che, l’igiene in questo delicatissimo periodo è indispensabile e quindi ricordarsi sempre di lavare bene le mani prima di mettere l’acqua bollita nel biberon:

  • far bollire l’acqua e lasciarla raffreddare, poi versarla nel biberon. Non scaldarla nel microonde, perché potrebbe risultare troppo bollente;
  • misurare accuratamente la quantità di latte in polvere, usando l’apposito misurino in dotazione, poi versarla nel biberon;
  • agitare bene il biberon contente l’acqua e il latte in polvere. Assicurarsi che il latte si sia sciolto bene e che non si siano formati dei grumi;
  • servire il latte a temperatura ambiente, mettendone una goccia sul dorso della mano per verificarne la temperatura.

Qualche consiglio

  • Scaldare il latte solo quando il piccolo è pronto per mangiare. I germi possono facilmente diffondersi nel latte caldo, se questo non viene dato subito al bambino;
  • buttare via il latte avanzato dopo un’ora. In caso contrario, i batteri si potrebbero diffondere, causando spiacevoli mal di pancia;
  • dopo ogni poppata, lavare separatamente e con molta cura biberon e tettarella, usando gli appositi scovolini e acqua calda saponata, poi risciacquare tutto con cura, prima di procedere con la sterilizzazione.