È uscito a inizio settembre Mamme cattivissime?, il libro di Elisabeth Badinter , edito da Corbaccio editore. Un libro che sicuramente farà discutere le mamme e non solo. Gli argomenti che propone sono di strettissima attualità.
Ad esempio il tema della felicità della donna quando diventa madre, della sua presunta istintiva bontà.
Pillola e allattamento artificiale hanno reso le donne più libere: oggi, tra crisi e difficoltà economiche, la donna come ripensa, anche attraverso la maternità, il suo ruolo nella società? come lo vive?

Non servono grandi giri di parole per dire che viviamo in un paradosso: oggi siamo donne molto più libere rispetto a 50 anni fa, più emancipate (pur con in nostri insormontabili problemi di conciliazione) e al tempo stesso siamo sotto pressione.

La Badinter attraverso la storia dell’emancipazione femminile, fa emergere tutte le contraddizioni dell’essere madre oggi, tra mille impegni e difficoltà di conciliazione, con uomini a fianco che non sempre comprendono e sostengono.

Ecco un passo interessante.

La maternità e le virtù che presuppone non vanno di pari passo. Oggi non più di ieri, quando era un destino obbligato. Scegliere di essere madre non garantisce, come si era creduto all’inizio, una maternità migliore. Non solo perché la libertà di scelta è forse un’illusione, ma perché appesantisce considerevolmente il peso delle responsabilità in un momento in cui l’individualismo e la «passione di sé» non sono mai stati così potenti.”

L’autrice arriva a dire che non tutte le donne sono fatte per essere madri e che la frustrazione e l’insoddisfazione a volte potrebbero essere evitate con scelte più ragionevoli sul proprio futuro.

Certo diventare mamma “per caso” senza poi vivere un percorso di vera nascita di se stessa come madre non è certo positivo. Diventare mamme desiderandolo ti fa incontrare comunque molti ostacoli.

Voi come vi sentite? Mamme cattivissime o mamme che vivono con soddisfazione il loro ruolo, pur con le difficoltà del nostro tempo?