Avete visto l’immagine della cover? Questa foto ha vinto, scattata dal fotografo Matteo Insolera , ha vinto il secondo posto del prestigioso concorso fotografico Word Press Photo 2009 per la categoria vita quotidiana. Se, come me, amate la fotografia, e volete visionare i suoi lavori, cliccate qui

La foto, ritrae un uomo in primo piano che si aggiusta il nodo della cravatta. In prospettiva, attraverso un sapiente gioco di specchi, si scorge il visino di una bimba che osserva curiosa. La scena si svolge a Barcellona e ciò che ha reso la foto così interessante e celebre in tutto il mondo, consiste nel fatto che l’uomo ritratto sta per sposare il suo compagno dopo l’annullamento del precedente matrimonio celebrato in California e la bimba è figlia di uno dei due. Ecco che la foto diventa l’emblema di una battaglia civile che il mondo gay combatte ormai da anni.

Il giovane fotografo Insolera, 31 anni, trasferitosi quasi due anni fa da Bologna a Barcellona, si dice orgoglioso del suo lavoro ed emozionato per il prestigioso riconoscimento. A Gay.it, dichiara, in una lunga intervista, di essere arrivato a Barcellona con il desiderio di farsi coinvolgere dall’atmosfera vivace e dinamica che questa città ispira. E continua dicendo di essersi interessato al mondo gay attraverso un corso di fotogiornalismo dell’Università autonoma di Barcellona, concentrandosi in modo particolare sul settore del mercato gay.

Velocemente, il fotografo ha scoperto una dimensione diversa del concetto di diritti civili e di sessualità e di pari opportunità: lo sapevate, per esempio, che a Barcellona esiste una associazione di poliziotti gay?  Inoltre, aggiunge: “ un conto è parlare genericamente di diritti civili e libertà, un conto è vederlo con i propri occhi”.

Ma ciò che mi ha colpito maggiormente dell’intera intervista è stata questa frase: ”a Barcellona non conta il sesso di chi cresce un bambino ma conta solo chi gli vuole bene”. Che ne pensate?