Io non so voi ma a me capita sempre più spesso di ritrovare la mia piccola, tre anni da poco compiuti, che parla da sola con le sue bambole, davanti allo specchio o mentre è nel suo lettino prima di addormentarsi! Sembra che se la canti e se la suoni da sola! All’inizio mi sono proprio chiesta se dovevo cominciare a preoccuparmi, ma in realtà sembra essere normale verso i 3-4 anni e che è una fase passeggera che appartiene alla crescita dei piccoli.

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Mio figlio parla da solo? Il pensiero ad alta voce non deve preoccupare

In questo periodo ha infatti inizio la fase del cosiddetto “monologo egocentrico” o “pensiero ad alta voce” che non è destinato a un interlocutore e non ha finalità comunicativa ma che è una tappa molto importante dello sviluppo cognitivo infantile. Il bambino potrebbe parlare da solo in diversi modi:

  • ripetendo sillabe e parole semplicemente per il gusto di parlare e sentirsi parlare;
  • ad alta voce solo per se stesso senza l’intenzione di essere ascoltato da qualcuno;
  • da solo ma in presenza di altre persone al fine di suscitare genericamente la loro attenzione.

Dunque sentire il bambino che parla da solo a quest’età è del tutto normale e non deve allarmare: coincide con la fase della sua maturazione linguistica e cognitiva e, col passare del tempo, questa abitudine si attenuerà in modo spontaneo. Tuttavia se in casa o all’asilo, gli stimoli linguistici sono scarsi o inadeguati, il piccolo potrebbe ricorre al monologo proprio al fine di compensare questa mancanza. Dunque sin dalla comparsa delle sue prime sperimentazioni verbali, è fondamentale “rispondere” al bambino in modo adeguato, dedicandogli la giusta attenzione, avendo cura di dimostrare interesse per i suoi sforzi e i suoi progressi ed evitando, al contrario, di manifestare fastidio o impazienza.

E i vostri bambini hanno vissuto questa fase? Vi siete preoccupati o vi divertiva sentirli parlottare da soli o con i loro “amici”?