Una sorpresa su cinque sarà uno di noi”. Come dire: uno su cinque ce la fa… e non sarai tu. Se tuo figlio vuole l’ovetto con il puffo dentro, al 100% ci troverà un cacciavite a stella.

Un ciuccio cade sempre in una pozzanghera anche quando c’è il sole. Una pozzanghera di pipì di cane.

In un gruppo di bambini che canta una canzone di Natale durante la recita, il tuo è quello in prima fila, con un dito nel naso e l’altro nel sedere.

Appena usciti dai terrible two (i terribili due anni) scoprirai che il tuo modello di figlio ti è stato donato con l’opzione sky +1.

La volta che il padre porta i figli al parco in uno slancio propositivo e tu saluti buttando lì uno “state attenti”, una corsa al pronto soccorso non ve la leva nessuno.

Se, nottetempo, lui ti fa un’avance è sicuro che l’altro (cioè il bambino) si sveglierà urlando “cacca!”.

Se, nottetempo, tu gli fai un’avance è sicuro che l’altro (il Furby) si sveglierà urlando “cacca!” (ma in furbish).

Se sei una donna incinta e hai paura del parto è certo che incontrerai in fila alle poste la madre di Alien che ti racconterà la nascita del figlio in versione più splatter e più horror.

Non sai usare tutte le funzioni del tuo cellulare ultramoderno? Non importa tuo figlio di due anni sì e infatti ti ha cambiato il pin e inserito il sanscrito come lingua interfaccia.

Più un compagno di classe è odioso, più è probabile che tuo figlio sia invitato alla sua festa di compleanno.

Esiste un virus in qualsiasi booking on line per viaggi e vacanze. Si innesca nel momento delle prenotazione e viene direttamente inoculato nei figli del prenotante. E’ il virus della varicella.

Se torni a casa e vedi i tuoi figli abbandonati a se stessi davanti al televisore, lui (il padre) ti dirà che il televisore è stato acceso da cinque minuti. E’ il display del dvd che sbaglia nel segnare 1:25:46.

 

Se vuoi leggere altri post di Enrica Tesio, segui il suo blog
tiasmo-enrica-tesio