La musica è molto importante anche in sala parto ecco perché diventano sempre più diffuse le birth playlist.

I futuri genitori si attrezzano di iPod e supporti tecnologici in grado di diffondere le proprie canzoni preferite e accompagnare con la giusta colonna sonora l’esperienza del parto.

Sappiamo bene che la musica durante tutta la gravidanza rappresenta uno strumento importante per rilassarsi e conoscere meglio il proprio bambino.  

I corsi di musicoterapia in gravidanza aiutano la futura mamma a respirare, a combattere ansia e stress in vista del parto e a stabilire un rapporto di ascolto con il piccolo già dal pancione, imparando ad osservare e stimolare le sue reazioni alla musica.

Quale musica scegliere?

Non esiste la birth playlist ideale per ciascun parto.

In questo periodo sta avendo molto successo su Spotify quella realizzata dal dottor Jacques Moritz, un ostetrico-ginecologo di New York che ha caricato sulla piattaforma la selezione di brani che ha utilizzato in sala parto quando sua moglie ha partorito.

Come spiega lo stesso dottor Moritz:

«La musica influenza profondamente il sistema limbico del nostro sistema nervoso centrale, che gestisce i nostri ricordi, le emozioni e il modo in cui affrontiamo la paura e il dolore. Il fatto che le donne utilizzino la musica durante il parto come fonte di conforto e forza è un gesto sensato. Inoltre, gli ospedali, e in particolare le sale parto, possono essere rumorosi e disagevoli e una buona playlist può aiutare le mamme a distrarsi da questi rumori e ad affrontare meglio la paura e il dolore, vivendo un’esperienza di parto più positiva.

La birth playlist dovrebbe contenere innanzitutto dei brani che piacciono alla mamma ed inoltre dei pezzi che riflettano l’esperienza stessa del parto.

Iniziare con canzoni lente e rilassate, per passare a brani con un ritmo più forte da ascoltare al momento delle spinte e concludere con una canzone strepitosa e memorabile nel momento in cui la mamma incontra per la prima volta il suo bambino.

Inoltre alcuni studi hanno dimostrato come la musica che il feto sente può essere ricordata, e rendere quindi quei momenti indimenticabili anche per lui.

Musica come doping naturale

L’invito alle future mamme è sfruttare l’effetto doping naturale della musica, che oramai è vietata per correre nelle maratone perché le ricerche hanno evidenziato come possa alterare le prestazioni e aumentare il rendimento dei corridori.

Se la futura mamma si sceglie la musica giusta, è possibile che riesca ad aumentare la produzione del proprio corpo di endorfine – sostanze naturali simili alla morfina – e ridurre sensibilmente il dolore del parto.

Poiché la durata del travaglio è variabile, le madri in dolce attesa dovrebbero creare playlist lunghe con una grande varietà di artisti.

Il Dottor Moritz consiglia un minimo di cinque ore di musica, considerando che l’ideale sarebbe scegliere una durata di almeno 10 ore, specialmente per le donne al primo parto.