Si diffondono i corsi di musicalità per neonati e bambini molto piccoli, tra zero e tre anni. Un metodo che conosco direttamente, e che ho avuto modo di apprezzare, è quello proposto dall’Aigam, Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale. Oltre a corsi per bambini dai tre anni in su, Aigam propone Musicainfasce, un metodo per favorire l’apprendimento musicale del bambino fin dalla nascita, anzi, addirittura dall’utero.

Non bisogna pensare che questo serva per crescere dei piccoli Mozart. Semplicemente si sviluppa nei piccoli l’attitudine all’ascolto di musica elaborata, diversa da quella delle filastrocche e delle canzoncine per bambini, che possono essere simpatiche e divertenti, ma raramente sono complesse da un punto di vista musicale. Come una lingua, infatti, anche la musica necessita di essere ascoltata nelle sue varie forme perché la si apprenda.

Tramite Musicainfasce i bambini hanno modo di ascoltare melodie complesse, senza parole, proposte da chi guida il gruppo. In genere i piccoli tengono occhi e orecchie bene aperti, e sono molto interessati a quello che succede nel gruppo. L’adulto che accompagna il bambino, di solito la mamma, è invitato a partecipare direttamente, vivendo un’esperienza interessante, e, perché no, anche rilassante.

Si dice che le persone stonate siano davvero poche, e che tutto quello che occorre per dare una giusta intonazione al canto siano l’abitudine all’ascolto musicale e l’esercizio. Tramite Musicainfasce ci si concentra innanzi tutto sull’ascolto.

Un bambino, prima di iniziare a parlare, ascolta la lingua per almeno nove mesi nell’utero e nove mesi fuori dall’utero, e solo con gradualità incomincia a produrre suoni, che sono prima sillabe raddoppiate, poi parole, infine frasi, anche se rudimentali. Allo stesso modo non ci si aspetta che  durante gli incontri di Musicainfasce vengano prodotti immediatamente suoni musicali. Questo avverrà in seguito,  per imitazione, in maniera del tutto spontanea, così come succede quando un bambino pronuncia le sue prime parole. E anche le mamme – o i papà – che si credono stonati avranno la possibilità di affinare il loro orecchio e la loro capacità di intonare i suoni.