Movimento, ritmo, canto sono importanti per costruire il rapporto con il bambino. Però cullare non deve necessariamente rimanere privilegio esclusivo delle mamme, o delle donne in generale. E’ vero che è stato dimostrato che i bambini preferiscono la voce della mamma a quella di altre donne o del papà, ma semplicemente perché sono più abituati a sentirla. Non c’è ragione per cui non debba amare allo stesso modo e negli stessi momenti la voce del papà.

Secondo alcuni psicologi, anzi, è importante che i papà si alternino alle mamme. Provare anche le coccole paterne può essere un utile complemento allo sviluppo affettivo. Il papà tende a sostenere il bambino saldamente, sorreggendogli la schiena con la mano e tenendolo eretto con la testa appoggiata nell’incavo del collo. In tal modo riesce a trasmettere al piccolo un senso di grande sicurezza. Non solo: i toni bassi della voce rendono più facile il rilassamento.

Il cullare accompagnato dal canto stimola la maturazione del sistema nervoso che collega il cervello all’organo dell’equilibrio; inoltre, permette di infondere a vostro figlio la capacità di muoversi in modo più pacato, e perfino quella di dominare stress ed emotività.

E poi gli uomini hanno un debito da saldare. Per secoli hanno delegato alle donne, già sfinite dal lavoro, il compito di addormentare i loro piccoli. Uno dei lamenti più frequenti delle ninnenanne riguarda proprio l’assenza dei mariti.

E i papà dei vostri bambini vi sostituiscono nel rito della nanna? Mio marito molto spesso, durante la notte, prendeva il mio posto e devo dire che il piccolo si calmava una volta tra le sue braccia! E i vostri cuccioli?

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