La fertilità è uno di quegli argomenti che ogni donna, spesso tende ad ignorare sino al momento in cui decide di avere un figlio. A quel punto, il bisogno di informazioni tanto più scientifiche ed attendibili si unisce alla necessità di conoscere meglio il proprio corpo. Il ciclo mestruale, diventa perciò il punto di partenza di questa ricerca, alla scoperta dei segreti all’origine della vita.

Infatti, la donna, potenzialmente, ogni mese dal momento in cui adolescente entra nella pubertà, sino alla menopausa, prepara il proprio corpo ad ospitare un’eventuale gravidanza. Il ciclo, quando una donna è in salute e non soffre di particolari patologie (disturbi del peso, cure specifiche) compare ogni qualvolta che non c’è stata una fecondazione oppure quando questa, lungo il suo corso ha subito degli ostacoli…

Mediamente, il ciclo mestruale dura 28 giorni. Ma possono esserci differenze da donna a donna. Per tutte però, a prescindere dalla sua estensione esso si divide in due fasi: la fase follicolare che coincide con l’ovulazione e dura generalmente 14 giorni e la fase luteinica, che va dall’ovulazione al ciclo mestruale successivo e si sviluppa tra gli 11 e i 16 giorni. Entrambe sono determinate da una complessa ed articolata produzione ormonale. Per questo delle difficoltà nella loro produzione sono determinanti per il buon esito della fecondazione e del concepimento.

E proprio uno squilibrio ormonale, in particolare del progesterone è responsabile del deficit della fase luteinica o del corpo luteo. Un fenomeno che può creare serie difficoltà al concepimento, ostacolando l’impianto dell’embrione nell’utero.

Nella fase luteinica infatti il follicolo dopo aver liberato l’ovulo, grazie all’azione dell’ormone LH (ormone luteinezzante) diventa una piccola cisti, che viene chiamata corpo luteo. Il corpo luteo produce il progesterone che ha 3 funzioni delicatissime e assolutamente fondamentali:
1. rendere più spesso l’endometrio, in modo da poter garantire il nutrimento (tramite vasi sanguigni) all’embrione;
2. inibire la produzione dell’FSH (ormone follicolo stimolante) e dell’LH (ormone luteinizzante);
3. innalzare la temperatura basale di quasi mezzo grado per poter consentire all’utero di accogliere meglio l’ovulo fecondato.

La diagnosi del deficit del corpo luteo viene fatta tramite biopsia endometriale e viene curata con cicli di progesterone.