Il 10 ottobre si celebra l’Obesity Day.

Si tratta di una manifestazione promossa dall’Associazione di dietetica e nutrizione clinica italiana (ADI) per promuovere una corretta e sana alimentazione.

L’obesità colpisce, solo in Italia, 6 milioni di persone e sono 22 milioni gli italiani sovrappeso, per un costo un costo annuo stimato in 9 miliardi di euro.

Nei 120 centri di dietetica Adi in tutta Italia oltre 500 specialisti saranno a disposizione per colloqui gratuiti e consulenze. Inoltre sono previsti anche  eventi pubblici nelle piazze e scuole delle principali città.

Obesity Day

Obesità infantile in Italia

Purtroppo sovrappeso, obesità e sedentarietà sono molto diffusi anche tra i bambini.

L’indagine dell’Osservatorio Okkio alla Salute , il sistema di sorveglianza del Ministero della Salute,  evidenzia che il 21% dei bambini è in sovrappeso, mentre il 9% risulta obeso.

Inoltre la maggior parte dei bambini tra i 4 e i 10 anni adotta uno stile di vita sedentario e solo 1 su 4 raggiunge la scuola a piedi o in bicicletta.

Come dichiara Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma:

L’obesità infantile è dovuta a un’eccessiva e cattiva alimentazione ed è legata a una ridotta attività fisica.

È importante tenere sotto controllo bambini obesi o in sovrappeso in quanto sono più esposti al rischio di contrarre, da adulti, malattie cardiovascolari, diabete di Tipo 2 o l’ipertensione.

Obesity Day: combattere gli stereotipi

La campagna nazionale di sensibilizzazione promossa in occasione dell’Obesity Day intende promuovere e favorire interventi urgenti contro la “disapprovazione sociale e le discriminazioni a danno di persone con obesità“.

È importante infatti che i media, le istituzioni e quindi l’opinione pubblica adeguino il linguaggio e le immagini utilizzati sull’obesità. Che l’obesità venga raccontata in modo corretto, trattandola per quello che è, cioè una malattia e non solo un problema estetico.

Come sottolinea presidente della Fondazione Adi Giuseppe Fatati:

“L’obesità è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali. Da qui la volontà di unirsi in maniera al monito lanciato dalla campagna mondiale del World Obesity Day che dice stop allo stigma del peso, alla colpevolizzazione, al bullismo e alle discriminazioni sociali”.

Il manifesto dell’Italian Obesity Network

Oltre dieci società scientifiche e associazioni di pazienti che soffrono di obesità hanno sottoscritto il Manifesto dell’Italian Obesity Network .

Il documento ha individuato 4 azioni da intraprendere urgentemente per contrastare lo stigma:

  1. abbandonare l’uso di immagini negative e linguaggi inappropriati;
  2. combattere le discriminazioni sui luoghi di lavoro e il bullismo nelle scuole;
  3. attuare politiche governative a favore di un migliore accesso a cibo nutriente riducendo la commercializzazione di opzioni meno sane;
  4. instaurare una relazione positiva tra medico e paziente.

Il decalogo per prendere la dieta nel verso giusto

L’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) ha promosso inoltre un decalogo delle cose da fare o non fare “per prendere nel verso giusto una dieta”.

1. Fare movimento

Basta anche camminare a passo spedito per 3 volte a settimana per almeno 45 minuti di seguito.

2. Attenzione ai condimenti

Usare il cucchiaio come unità di misura dell’olio o intingoli grassi. Non più di 1 per pasto.

3. Distribuire il cibo nella giornata

Fare 4-5 piccoli pasti e una buona prima colazione.

4. Masticare con calma

Per digerire meglio e, soprattutto, restare sazi più a lungo.

5. Non eliminare i ‘cibi ingrassanti’

Consumare pasta, pane e patate ma in porzioni ridotte e conditi semplicemente.

6. Verdura a volontà ma attenzione alla frutta

Si dovrebbero assumere non più di 3-4 frutti al giorno.

7. L’alcol

Limitarlo poiché riduce l’eliminazione dei grassi che l’organismo mette in riserva.

8. Il pesce

Consumarlo almeno due volte alla settimana.

9. Proporsi obiettivi raggiungibili

È utile per la salute un dimagrimento lento, di circa 500 grammi a settimana, ma prolungato.

10. Mantenere il dimagrimento

Evitare le oscillazioni di peso. Una perdita di peso del 10% rispetto al peso iniziale garantisce un sicuro vantaggio per la salute se viene mantenuto.