Sempre più spesso negli ultimi anni avete sentito parlare di alternative alla medicina tradizionalmente intesa, e ora che vi trovate alle prese con un neonato vi è tornata la curiosità di sapere qualcosa di più su omeopatia e bambini?Le opinioni in merito sono molto contrastanti, da chi paragona l’omeopatia a un banale placebo a chi invece ne fa uso, soprattutto per i bambini in quanto terapia meno “invasiva”.
Cerchiamo quindi di fare un pò di chiarezza sul tema con la gentile collaborazione della Dott.ssa Maria Madoni, medico omeopata:
Cos’è l’omeopatia?
L’omeopatia è una medicina che stimola le capacità di reazione dell’organismo alle malattie, sia fisiche che psicologiche. Questo risultato è raggiunto somministrando all’organismo dosi estremamente diluite di farmaci (detti rimedi omeopatici) . Essi hanno questo effetto sull’organismo in quanto hanno prodotto, nelle sperimentazioni, sintomi simili alla malattia che si intende curare (da cui il nome, derivato dal greco omeo = uguale / pathos = malattia).
È stato ripetutamente osservato a livello clinico che la somministrazione di micro-dosi di farmaci che contengono informazioni simili alla malattia da curare, è in grado di stimolare la reazione dell’organismo alla malattia in atto, e quindi portare alla guarigione.

Cos’è l’allopatia?
L’allopatia è un tipo di medicina che identifica la malattia nei sintomi della malattia stessa. E’ la medicina che in Italia viene definita “ classica” o “convenzionale” . Utilizza  farmaci, detti appunto sintomatici, che cercano di eliminare i sintomi dall’organismo ( da qui il nome , derivato dal greco allos = diverso / pathos = malattia).
La somministrazione di questi farmaci porta all’eliminazione dei sintomi. Però i sintomi stessi rappresentano il tentativo da parte dell’organismo di reagire alla malattia, quindi l’eliminazione dei sintomi non elimina la malattia in quanto tale: spesso non si ottiene una reale guarigione.
La medicina convenzionale oggi più diffusa in occidente è di tipo allopatico.
Che cosa può curare l’Omeopatia?
L’omeopatia agisce stimolando la reazione dell’organismo, di conseguenza è efficace in tutte le situazioni in cui l’organismo sia ancora capace di reagire; vi sono però situazioni in cui la capacità di reazione è molto compromessa, e quindi anche l’omeopatia (come pure altre medicine) difficilmente può agire. In pratica, l’omeopatia copre tutto il campo della medicina, eccetto ovviamente la chirurgia e le situazioni più gravi della medicina d’urgenza.


Si può usare omeopatia per bambini e neonati? Può avere effetti collaterali?
I farmaci omeopatici, essendo ultra-diluiti, non possono avere effetti tossici: possono quindi essere usati anche nella prima infanzia e nelle donne gravide; inoltre, non danno reazioni allergiche. Questi farmaci hanno però una azione molteplice, potente e profonda sull’organismo, per cui devono essere ben conosciuti per essere adeguatamente prescritti.
Ciò significa che l’omeopatia, a parte casi limitati, non è adatta all’auto medicazione e deve essere prescritta da un medico.

Come somministrare i prodotti omeopatici a un neonato?
Il successo della terapia omeopatica dipende anche dal rispetto di alcune semplici regole:

  1.  sciogliere granuli,globuli o gocce sotto la lingua: i rimedi devono essere lasciati cadere in bocca, non deglutiti,ma fatti sciogliere. Questo perché l’assorbimento sub-linguale assicura la migliore diffusione nell’organismo; la superficie del cavo orale infatti ha una notevole capacità di assorbimento grazie alla sua ricca vascolarizzazione.
  2. Evitare l’assunzione di sostanze che bloccano l’assorbimento: ogni sostanza che lascia il suo aroma ,o sapore, in bocca ricopre la mucosa del cavo orale impedendo così l’assorbimento del rimedio omeopatico. Un esempio pratico: caffè, menta, liquirizia, dentifricio, alcolici, fumo; queste sono sostanze che lasciano il loro aroma in bocca. Bisognerà quindi aspettare di non avere più alcun sapore prima di assumere la propria terapia omeopatica ( di solito circa 15-20 minuti)
  3. Chiedere sempre in caso di dubbi: se non si è capito bene le indicazioni è sempre meglio fare una domanda in più, piuttosto che eseguire una terapia sommaria che poi non ottiene gli effetti sperati
  4. Nei bimbi piccoli il metodo migliore per l’assunzione è quello di utilizzare una siringa per iniezioni, lasciare cadere all’interno i granuli previsti e aspirare un poco d’acqua; quando i granuli saranno sciolti procedere a “spruzzare” l’acqua in bocca al bambino. Nelle terapie in acuto, quando è frequente l’assunzione è preferibile preparare la siringa subito dopo aver dato la prima dose, così abbiamo il tempo per lasciar sciogliere la dose successiva.

Quali sono i disturbi più frequentemente curati nei bambini?
Nei primi mesi di vita con l’omeopatia si affrontanotanto problematiche di rigurgiti frequenti, reflusso, coliche,stitichezza, dissenterie, forme precoci di dermatiti, oltre ovviamente a tutte le situazioni di ammalamento acuto ( otiti, bronchiti, febbri, ecc.), nei mesi successivi arrivano i problemi dovuti alla dentizione e in tanti casi allo svezzamento, inizio di fenomeni allergici o di intolleranza-poi risultati molto brillanti e direi interessanti si hanno anche sul versante di disturbo psicologico (problemi derivanti da inserimento a un nido, nascita di un fratellino, svezzamento dal pannolino, sonno problematico, ecc.)

E voi? Usate l’omeopatia? La consigliereste?
Foto: www.quellichelafarmacia.com