Si chiama displasia evolutiva dell’anca, o più comunenemente lussazione, e si tratta di un’anomalia congenita che colpisce il corretto sviluppo articolare dell’anca. In parole povere, la testa del femore fuoriesce dalla sua sede, e con il tempo ciò potrebbe provocare molti problemi al bambino durante la crescita, persino invalidanti. Per questo è importante diagnosticare precocemente tale anomalia, che potrebbe risolversi in breve e senza interventi chirurgici.

Generalmente la displasia dell’anca si verifica per una questione di poco spazio e di posizione del feto all’interno dell’utero, ovvero per lo più quando il neonato è podalico o più grosso della norma o c’è poco liquido amniotico. Il piccolo, infatti, non riesce a muoversi con facilità e quindi tiene gli arti rannicchiati; cosa che impedisce all’osso di entrare perfettamente nella sua sede.

Per capire se il nascituro soffre di questo difetto, il pediatra dal momento della nascita e poi ogni 15-30 giorni (quindi durante i controlli pediatrici di routine) fino al terzo mese di vita effettua la manovra di Ortolani-Barlow, una prova dinamica che attesta se la testa del femore è collocata nella sua sede o se può fuoriuscirne.

L’ecografia, che è il mezzo meno invasivo e pericoloso per il bambino (utilizza infatti gli ultrasuoni e non le radiazioni ionizzanti come la radiografia), non fa parte degli esami di routine secondo le linee guida nazionali dell’Agenzia servizi sanitari regionali dell’Istituto Superiore di Sanità, e deve essere prescritta solo nel caso in cui sorgano sospetti in seguito alla manovra di Ortolani-Barlow, o che questa risulti positiva. Ormai, però, l’ecografia dell’anca viene ordinata dalla stragrande maggioranza dei pediatri, anche a prescindere dall’esito della manovra.

Il periodo in cui viene fatta l’ecografia è compreso tra i 45 e i 60 giorni di vita del neonato, a meno che non vengano diagnosticati problemi precedentemente con la manovra di Ortolani-Barlow. Il motivo è che prima dei 45 giorni la maggior parte delle anomalie eventualmente presenti si risolvono spontaneamente, e dopo i 3 mesi l’anca deve risultare normale, o essere curata con trattamenti precoci.

Come si cura la sub-lussazione (la forma più lieve, che cioè non è ancora lussazione vera e propria)? Innanzitutto bisogna far visitare il piccolo da uno specialista ortopedico, che indicherà la migliore terapia adeguata al caso, la quale varierà naturalmente in base alla gravità del difetto. Ricordiamo che se viene diagnosticata entro i primi mesi di vita del bambino, l’anomalia guarirà completamente entro l’anno.

  • Norme posturali: far stare il bimbo con le gambe divaricate, per esempio tenendolo in braccio su un fianco o portandolo a passeggio nel marsupio. Anche la posizione supina nella culla è efficace. Un’altra alternativa è quella di mettergli due pannolini, in modo che le gambine restino più aperte.
  • Nel caso di displasia lieve verrà usata una mutandina speciale, che serve a incanalare e centrare il femore nella sua posizione naturale.
  • Se invede la displasia è più grave, verrà utilizzato il divaricatore. Si tratta di un dispositivo più o meno rigido, anch’esso con le stesse funzioni della mutandina speciale, e che deve essere indossato tutto il giorno (in alcuni casi solo di notte) per un periodo variabile da 1 a 4-5 mesi.

Anna D.C.