Dopo l’ennesimo caso di morte per circoncisione, la Società Italiana di Pediatria (SIP) ha avviato un monitoraggio per capire cosa succede nelle strutture mediche in cui viene praticata in Italia.
La circoncisione rituale maschile non rientra infatti nei Livelli essenziali di assistenza per cui ciascuna Regione si organizza in maniera diversa. In alcune è possibile eseguirla in ospedale, in altre in day hospital o day surgery e in altre ancora non è possibile praticarla.
Che cos’è la circoncisione?
La circoncisione è una metodica chirurgica che consiste nella rimozione totale o parziale del prepuzio, il lembo di pelle scorrevole che riveste il glande.
Solo in pochi casi è praticata per risolvere un reale problema medico quanto piuttosto per motivi religiosi o culturali.
Infatti, la circoncisione è molto diffusa tra gli ebrei, i musulmani e in diverse popolazioni africane.
È indubbio che la circoncisione riduca notevolmente:
- l’incidenza di infezioni croniche del glande e del cancro alla testa del pene, neoplasia quasi del tutto assente tra gli ebrei: circoncisi subito dopo la nascita.
Nessun effetto preventivo è stato rilevato nelle infezioni da contatto: virali (papillomavirus) e batteriche (gonorrea e sifilide).
La circoncisione è pericolosa?
La circoncisione di per se non è pericolosa. Può diventarlo quando viene effettuata in luoghi non sterili da personale non medico.
Secondo l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa (Cili-Italia), in Italia sono più del 35% le circoncisioni che si effettuano in modo fai da te e clandestino per vari motivi economici e mancanza di strutture autorizzate.
Aumentare la sicurezza della circoncisione
La disomogeneità nella pratica della circoncisione nelle varie Regioni favorisce come denuncia la SIP il ricorso a strutture non sicure dal punto di vista sanitario. Ad affidarsi a persone non qualificate. A praticare la circoncisione addirittura a casa o in ambienti non sterili.
Inoltre anche laddove sono presenti delle strutture sanitarie di qualità dove praticare la circoncisione queste non sono realmente accessibili perché troppo costose per le famiglie. Il sistema nazionale non le offre e il costo in alcuni casi arriva a qualche centinaia di euro.