Oggi vi parlo di un libro che uscirà nei prossimi giorni, il 15 maggio, e del perchè penso debba essere letto da tutti noi genitori.

La felicità non sta mai ferma. Già dal titolo, molto accattivante, questo libro colpisce. Il bello, però, viene dopo. Ho compreso davvero il significato del titolo solo dopo aver letto il libro e guardato in faccia Chiara Garbarino, autrice del libro e mamma di Leo, bimbo con ADHD.

Ho avuto la fortuna di leggere in anteprima questo racconto vero, delicato e intenso di cosa abbia voluto dire per mamma Chiara vivere con Leo e ho potuto incontrare Chiara qualche giorno fa insieme ad altre mamme blogger per quella che non è stata una semplice presentazione del libro, ma una vera e propria chiacchierata tra mamme.

Ho letto il libro, ho incontrato di persona l’autrice e ho una certezza. Questo racconto deve essere letto da tutti noi genitori. Cercherò di spiegarvi il perchè.

la felicità non sta mai ferma chiara garbarino

Di cosa parla La felicità non sta mai ferma e perchè dovrebbero leggerlo tutti

La felicità non sta mai ferma è il racconto autobiografico dei 10 anni della vita di Chiara e di Leonardo, detto Leo, che si annuncia un terremoto già nella pancia della mamma. Un gran tiratore di calci, tanto da riuscire a staccare una cartilagine delle costole di mamma Chiara. La vita di Chiara viene letteralmente stravolta da questo primo figlio decisamente impegnativo. Figlio che oltre a non dormire di notte, come fanno tanti bimbi, non è capace di stare fermo ed è decisamente portato per i guai. Un quadro all’apparenza comune a molti altri bimbi piccoli, ma che mamma e papà di Leo capiscono avere qualcosa di diverso.

Leo non sta fermo, non dorme una notte di seguito, affronta a calci e spintoni i suoi compagni di asilo, non sa concentrarsi su qualcosa per un tempo prolungato. Sembra il prototipo della peste maleducata. Sembra uno di quei tipici bambini che se li incontri subito ti chiedi che genitori abbiano.

Così fanno i genitori dei compagni di classe di Leo, che viene immediatamente bollato come bambino problematico, maleducato e con genitori incapaci di gestirlo.

Provate a mettervi per una volta nei panni di questa mamma il cui primo figlio è ingestibile. Una mamma che sta al parco con mille antenne rizzate per cercare di prevenire o di contenere i danni che il bambino potrebbe provocare a sè e agli altri. Una mamma che non va a fare la spesa con il bimbo nel carrello perchè sa che non riuscirebbe a tenerlo buono per più di pochi minuti.

Una mamma con un bimbo così non è incapace o assente, non è molle o stordita, anzi. È una mamma che intuisce con dolore e paura che il proprio piccolo ha qualcosa che non va, ma che non sa dare una risposta a quel qualcosa. E, tolto il sostegno della famiglia e di poche amiche, viene costantemente giudicata e isolata.

Siamo tutti bravi con i figli degli altri. Lo ammetto. Anche a me è capitato, prima di avere figli, di giudicare quelle mamme con bambini urlanti come incapaci. Poi mi sono ritrovata con una prima figlia che piangeva come una sirena per il 70% della giornata e ho capito. Mi è capitato di giudicare le scelte educative di genitori con figli con poca voglia di studiare. E poi ho dovuto fare i conti anche io con un figlio così e con i suoi esami a settembre. E ho nuovamente capito che non sempre a una azione corrisponde una certa reazione.

La felicità non sta mai ferma è un libro che colpisce e fa riflettere proprio in questo senso. Ed è per questo che dico che tutti noi genitori dovremmo leggerlo. Perchè ci offre il punto di vista di una mamma con un bimbo problematico, ci mostra in maniera dolorosa ma discreta la sua solitudine, la sofferenza nel vedere il figlio costantemente escluso dalle feste di compleanno o additato come il responsabile di tutte le marachelle. Siamo subito pronti a giudicare le apparenze, soprattutto se interagiscono con la vita dei nostri bambini, ma non sappiamo cosa stiano passando quei bambini che a noi sembrano solo pericolosi, maleducati, ingovernabili e i di conseguenza loro genitori.

la felicità non sta mai ferma chiara garbarino

Chiara non ha mai mollato, ma ha sofferto. Porta con orgoglio il nome del proprio terremoto sul braccio, fissato in un tatuaggio. Ricorda senza astio, ma con dolore gli sbagli delle maestre dell’asilo nel giudicare il suo bambino, la loro chiusura mentale. E nello stesso tempo racconta con riconoscenza quale fortuna abbia avuto a incontrare chi è riuscito a entrare in relazione con Leo. Perchè se tutti abbiamo bisogno di sentirci amati e compresi, a maggior ragione lo sono i bambini come Leo, che soffrono del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, l’ADHD.

Il titolo La felicità non sta mai ferma è quindi non solo accattivante, ma il riassunto di ciò che in questi 10 anni è capitato a Chiara. Un terremoto ha sconvolto la vita di lei, persona abituata ad avere sempre tutto sotto controllo. Un terremoto che non l’ha fatta crollare, ma che le ha permesso di essere quella donna dolce e determinata, viva, concreta, serena e felice che abbiamo incontrato lunedì scorso.

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