Aiutare le persone affette da ipoacusia a provare la gioia di percepire i suoni, ma non solo: MED-EL – leader nelle soluzioni per l’udito di cui siamo state recentemente ospiti nel corso di un evento – è guidata dalla mission di superare la perdita uditiva come barriera alla comunicazione e alla qualità della vita grazie al potere terapeutico e riabilitativo della musica.

Leggete il post per scoprire tutti i dettagli di un incontro che ci ha aperto gli occhi su un problema, l’ipoacusia, di cui non si sa ancora abbastanza e che coinvolge ogni anno molti bambini.

Durante l’evento, grazie alla presenza di esperti del settore e alla testimonianza di un bambino impiantato, sono stati affrontati vari argomenti riguardanti l’ipoacusia, le soluzioni uditive, il percorso riabilitativo e il potere terapeutico della musica.

La testimonianza di Federico

Federico è un ragazzo di 13 anni che vive a Firenze con i suoi genitori e il fratello minore. È un grande appassionato di calcio, la sua squadra del cuore è la Fiorentina. Anche lui gioca a calcio fin da quando era molto piccolo. Ed è proprio durante un post-partita come tanti che scatta il primissimo campanello d’allarme sull’udito di Federico. É stato il suo papà a raccontarcelo:

Eravamo negli spogliatoi dopo una partita, Federico era sotto la doccia, gli stavo parlando e ricordo che mi disse: “Potresti ripetere? Non ho sentito bene…” e nel dirlo, cancellava con la manina il vapore dal vetro della doccia. Possibile che aveva bisogno di leggere le labbra per capire ciò che gli veniva detto?

Federico aveva solo 6 anni: fino ad allora non c’erano stati altri segnali di una possibile ipoacusia, ma l’esito che ha concluso la serie di controlli e verifiche cui è stato sottoposto era proprio questo: il piccolo stava pian piano perdendo l’udito.
Oggi Federico è dotato di un impianto cocleare che gli consente di svolgere le normali attività della vita quotidiana di un ragazzo della sua età, incluso giocare a calcio e suonare la chitarra.

Sordità: come si presenta e quali conseguenze ha sulla crescita del bambino

Come Federico, sono moltissimi i bambini che ogni anno in Italia ricevono un impianto cocleare, un processo mininvasivo e atraumatico che ha una durata permanente e che può essere intrapreso in tenerissima età, tra i 6 mesi e il primo anno di vita.

Dei molteplici vantaggi dell’impianto cocleare, nonché della sordità e delle conseguenze che questa condizione può avere sulla crescita, ci ha parlato la Dott.ssa Benedetta Bianchi, responsabile di Audiologia presso l’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

Come si presenta la sordità? Se lo screening neonatale offre già una indicazione, la raccomandazione per i genitori è quella di prestare attenzione nel cogliere eventuali segnali di ipoacusie e di agire tempestivamente con i controlli del caso – test audiologico in primis – in modo da ridurre il più possibile le possibili conseguenze: se il neonato è affetto da una deprivazione dell’udito in un momento importantissimo come quello dell’acquisizione del linguaggio, vengono intaccati tutti i processi che riguardano questa sfera.

Il progetto “Musica in Corsia”

Il Dott. Alessandro Perondi, responsabile del progetto Musica in Corsia presso l’Ospedale Meyer di Firenze ha presentato il percorso dopo l’impianto e il potere terapeutico e riabilitativo della musica. Essendo uno strumento logopedico in grado di stimolare le capacità cognitive associate all’udito, la musica ha un ruolo di grande importanza nei percorsi di riabilitazione uditiva successivi all’impianto cocleare, migliorando i risultati del percorso riabilitativo dopo l’intervento.

Strumenti per accompagnare il bambino nel suo percorso uditivo

Durante l’evento, è stato affrontato anche il tema dell’importanza di coinvolgere la famiglia nel percorso riabilitativo: la Dott.ssa Sara Cavicchiolo, logopedista presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ha presentato gli strumenti per accompagnare il bambino nel suo percorso uditivo sottolineando che la riabilitazione uditiva è un percorso che viene condotto dagli specialisti del linguaggio ma che coinvolge in prima linea proprio i genitori e la famiglia.

MED-EL segue e accompagna gli utenti durante il loro percorso di recupero uditivo con la creazione di materiali pensati allo scopo di riabilitare l’udito e aiutare a scoprire o riscoprire il suono.

MED-EL si impegna nella sensibilizzazione dell’importanza dell’udito anche attraverso la partecipazione al World Hearing Day che si celebra oggi, 3 Marzo, in tutto il mondo.

Articolo in collaborazione con MED-EL