In questi giorni l’influenza sta colpendo tantissime persone e in molti sono a casa sofferenti e con la febbre alta.
Che cosa si può fare per contrastarla? Ma i rimedi della nonna sono veramente utili?
La febbre
La febbre è un meccanismo di difesa naturale. Si tratta della risposta fisiologica all’ingresso nel nostro corpo di agenti infettivi di varia natura.
A volte qualche linea di febbre può essere la reazione anche ad uno sforzo fisico. Nei neonati si verifica per esempio quando spuntano i primi dentini.
La febbre è un mezzo necessario e naturale che l’organismo ha per difendersi. Non è consigliabile intervenire subito con anti piretici, contrastandone impropriamente il decorso.
Ma se la febbre diventa molto alta che cosa si può fare? Soprattutto quando a soffrire di febbre alta sono i bambini.

Impacchi contro la febbre alta: funzionano?
Per contrastare il disagio e il malessere dei bambini con la febbre alta si ricorre spesso a delle spugnatura o impacchi.
Si utilizzano dei pezzi di stoffa o degli asciugamani imbevuti di acqua tiepida e talvolta di alcool che vengono applicati sulla fronte, le braccia e le cosce del bambino con la febbre. Purtroppo questo tipo di impacchi alleviano solo i sintomi ma non eliminano la febbre.
Gli impacchi abbassano la temperatura solo a livello periferico senza contrastare realmente la febbre.
Rimedi contro la febbre
Per contrastare e diminuire la febbre quindi meglio evitare impacchi e spugnature piuttosto è bene:
- idratare frequentemente il bambino con acqua, succhi, tisane, invogliandolo a bere spesso a piccoli sorsi, per evitare la disidratazione. Se non ha voglia di mangiare non forzatelo.
- copririrj il bambino solo se mostra di avere i brividi con una coperta leggera, e appena il sintomo scompare, scopritelo, per disperdere il calore. È bene che indossi vestiti leggeri, solo indumenti di cotone, per favorire la traspirazione.
Quando chiamare il dottore
Nei bambini si può considerare febbre quando la temperatura supera i 37.5°.
Il modo migliore per misurare la temperatura nei bambini di qualsiasi età (neonati compresi) è la misurazione ascellare o con termometro infrarossi presso lo studio pediatrico o in ospedale. Evitare invece la misurazione sublinguale o rettale, non sono abbastanza attendibili.
I bambini con la febbre non reagiscono tutti allo stesso modo.

Alcuni, a 39°C hanno ancora energie per giocare, altri, a 37°,5 C si lamentano e chiedono coccole. Ad ogni modo si dovrebbero evitare sforzi e quindi stare a riposo per conservare energie necessarie per contrastare una probabile infezione.
Il dottore va contattato in caso di febbri piuttosto prolungate oltre i 38 gradi e soprattutto se il bambino si presenta passivo.
In generale:
– se il bambino ha meno di 30 giorni, in caso di febbre, è necessario che venga visitato immediatamente da un pediatra.
– se il bambino ha meno di 3 mesi, in caso di una temperatura pari o superiore a 38° bisogna contattare il prima possibile un pediatra o recarsi al pronto soccorso.
– tra i 3 e i 6 mesi è importante valutare il comportamento del bambino. Se è sereno e vigile si può attendere anche 24H, in caso di presenza di altri sintomi contattare tempestivamente il pediatra.
– sopra i 6 mesi la febbre non rappresenta di per sé un’urgenza. Se non sono presenti altri sintomi significativi si può attendere anche fino a 3 giorni prima di contattare il pediatra.
