Qualche giorno fa abbiamo partecipato a Milano a un evento molto interessante per tutti i genitori e in particolare per le mamme: “Che Giungla Questa Febbre”, dove è stato affrontato il tema della febbre e del dolore nei bambini.

A quale temperatura si può definire febbre? Quali sono i rimedi più efficaci per contrastarla? Quando è necessario rivolgersi a un pediatra o addirittura recarsi al pronto soccorso?

Queste sono solo alcune delle domande che hanno trovato una valida risposta da parte degli specialisti presenti all’evento. Infatti, “Che Giungla Questa Febbre” è un’iniziativa patrocinata dalla Casa Pediatrica Fatebenefratelli-Sacco di Milano, che ha permesso di divulgare al pubblico, in particolare alle mamme, la ricerca SWG sul comportamento delle mamme italiane al manifestarsi della febbre nei propri figli.
Il Dottor Jacopo Pagani, responsabile del servizio di Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, ha guidato noi e le tante mamme blogger presenti a Milano nella “Giungla” dei tanti dubbi e false credenze legate agli episodi di febbre e dolore nei bambini.

Che giungla questa febbre _ mamme blogger

Qui vorremmo aprire una piccola ma importante parentesi sui rimedi della nonna. Care mamme, anche se le nonne intervengono con buoni propositi e convinte di fare del bene, qua troverete i rimedi che non bisogna assolutamente adottare per contrastare la febbre nei piccolini di casa.

I 3 rimedi della nonna che non funzionano contro la febbre:

1) Coprire il bambino con coperte o indumenti pesanti. In questo modo il corpo del piccolo non riesce a disperdere il calore provocando di conseguenza l’innalzamento della temperatura corporea.
2) Tenere il bambino vicino a fonti di calore come ad esempio stufe, borsa dell’acqua calda ecc.
3) Evitare borsa del ghiaccio e categoricamente spugnature con l’alcool e acqua fredda, né tanto meno doccia fredda.
Gli impacchi e la doccia fredda, infatti, abbassano la temperatura solo a livello periferico senza contrastare realmente la febbre.
Questa parentesi che abbiamo aperto potrà esservi utile per “combattere” le convinzioni delle nonne e reagire alla febbre del vostro bambino in modo più consapevole e sicuro.

Che giungla questa febbre _ test sulla febbre

Dalla ricerca SWG, purtroppo, è emerso che 1 mamma su 4 è molto apprensiva e nonostante tutte siano consapevoli a livello teorico che la febbre sia un meccanismo di difesa dell’organismo, nella pratica sono insicure su come affrontarla.
Grazie alla nostra partecipazione all’evento “Che Giungla Questa Febbre” vorremmo aiutarvi condividendo con voi le nozioni importanti che abbiamo appreso.

Che Giungla Questa Febbre: Come affrontare la febbre nei bambini

1) Nei bambini si può considerare febbre quando la temperatura supera i 37.5°.
2) Il modo migliore per misurare la temperatura nei bambini di qualsiasi età (neonati compresi) è la misurazione ascellare o con termometro infrarossi presso lo studio pediatrico o in ospedale. Evitare invece la misurazione sublinguale o rettale, non sono abbastanza attendibili.
3) Per il trattamento della febbre tramite terapie farmacologiche è possibile utilizzare indistintamente ibuprofene e paracetamolo, seguendo perfettamente le indicazioni del proprio pediatra.
4) Anche nei neonati è consigliato evitare la formulazione in supposte, poiché ci possono essere dispersioni o un assorbimento più lento del medicinale.
5) In caso di febbre è fondamentale che il bambino sia idratato, quindi è importante che beva molti liquidi. Se rifiuta l’acqua si può ripiegare su bevande a lui più gradite, evitando quelle con zuccheri aggiunti. Sono perfette le spremute di arancia, succo di mela senza zucchero, latte ecc.

Che giungla questa febbre _ come trattare la febbre

Molte mamme però si chiedono:

In caso di febbre e malessere, quando è il momento di chiamare il dottore?

Se il bambino ha meno di 30 giorni, in caso di febbre, è necessario che venga visitato immediatamente da un pediatra.
Se il bambino ha meno di 3 mesi, in caso di una temperatura pari o superiore a 38° bisogna contattare il prima possibile un pediatra o recarsi al pronto soccorso.
Tra i 3 e i 6 mesi è importante valutare il comportamento del bambino. Se è sereno e vigile si può attendere anche 24H, in caso di presenza di altri sintomi contattare tempestivamente il pediatra.
Sopra i 6 mesi la febbre non rappresenta di per sé un’urgenza. Se non sono presenti altri sintomi significativi si può attendere anche fino a 3 giorni prima di contattare il pediatra.

Che giungla questa febbre _ quando chiamare il pediatra

Noi mamme ci preoccupiamo tanto sulla salute e il benessere del nostro bambino e spesso ci ritroviamo a cercare informazioni sul web. Internet è uno strumento molto utile, ma solo e soltanto se si sa dove guardare e se si ha certezza sull’attendibilità delle fonti.
In caso di dubbi, oltre al proprio pediatra, potete fare riferimento alle linee guida della Società Italiana di Pediatria.

Per concludere, non sottovalutiamo il dolore nei bambini. Dalla ricerca è infatti emerso che in caso di febbre i genitori sono pronti a somministrare un medicinale, per il dolore invece c’è più reticenza. Il Dottor Pagani ha suggerito che è preferibile trattare il dolore (es. mal di pancia, male all’orecchio ecc.) con una terapia farmacologica (ibuprofene o paracetamolo) prima di recarsi dal pediatra o al pronto soccorso a seconda del livello del dolore.

La febbre sarà una giungla, ma fortunatamente ora abbiamo gli strumenti per affrontarla con più serenità!

#CheGiunglaQuestaFebbre

Evento realizzato con il patrocinio della Casa Pediatrica ASST Fatebenefratelli Sacco e il contributo non condizionato di Reckitt Benckiser