Quando si cerca un figlio si prova un po’ di tutto. A cominciare dalla stanza da letto. E dalle posizioni con cui si fa l’amore. Perché anche se non è mai stata dimostrata la loro validità scientifica le posizioni per rimanere incinta si sono diffuse. E tramandate. E noi per prime abbiamo dedicato diversi post all’argomento.

Ma stavolta ci occupiamo di sfatare proprio una di queste credenze.

Le posizioni per rimanere incinta

Seppure non ci siano mai stati studi scientifici che abbiano confermato la loro efficacia alcune posizioni per rimanere incinta sono state, nella consuetudine scelte e tramandate come favorevoli al concepimento.

Tra queste le più diffuse sono:

1) la posizione del missionario e le sue varianti;

2) la posizione delle forbici;

3) la posizione di lato;

4) la posizione da dietro , o comunemente detta “pecorina”

Tutte posizioni che permettono una maggior penetrazione. In questo modo si crede che venga facilitato l’incontro tra spermatozoo e ovocita. Si ritiene lo sperma si possa depositare nei pressi del collo dell’utero. E quindi fecondare con maggiore probabilità gli ovuli.

Stare distesa dopo il rapporto

Tra le posizioni per rimanere incinta occupa un posto speciale la convinzione che stare distesa dopo il rapporto possa favorire il concepimento.

Una convinzione talmente radicata che anche in caso di inseminazione intrauterina (IUI), la più semplice metodica di riproduzione assistita, la donna in genere rimane a riposo sdraiata qualche minuto prima di alzarsi e di riprendere qualunque attività.

La verità è che questa pratica non fa differenza.

E stavolta è la scienza che lo dice.

Lo studio

Uno studio olandese piuttosto ampio condotto su un totale di 479 donne sottoposte a più di un’inseminazione intrauterina per un totale di 2.000 inseminazioni ha dimostrato che le raccomandazioni sulle posizioni sono del tutto inutili.

I ricercatori sono partiti proprio da alcuni studi precedenti, del 2009 e del 2015, che avevano dimostrato un certo beneficio di questa pratica.

Come ha spiegato la responsabile dello studio, la professoressa Joukje van Rijswijk del VU University Medical Center Amsterdam presentando il lavoro all’European Society of Human Reproduction and Endocrinology annual meeting a Helsinki in Finlandia:

Sappiamo da altri studi che il seme raggiunge le tube di Falloppio cinque minuti dopo l’inseminazione intrauterina e che può poi sopravvivere per molti giorni. Perché restare a letto dovrebbe mai influire su questo? Non ci sono spiegazioni biologiche ad un effetto positivo del restare distesi.

Le donne sono state assegnate a due gruppi: alcune dovevano restare distese per 15 minuti e le altre potevano alzarsi e camminare immediatamente subito dopo l’inseminazione.

Dai risultati non emerge nessuna differenza tra i due gruppi quanto all’esito della procedura, terminata con successo nel 32,2% dei casi di coloro che erano rimaste sdraiate e nel 40,3% dei casi di coloro che si erano subito alzate in piedi.

Quindi care amiche fate l’amore come vi viene e va!