L’aumento del costo della vita, la crisi economica e una buona dose di consumismo hanno portato ad una crescita esponenziale dei costi di un bambino. Crescere un figlio è diventato un vero e proprio investimento: per portarlo alla maggiore età la famiglia arriva a spendere circa 170 mila euro.

Secondo l’annuale rapporto elaborato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sui costi del mantenimento di un bambinoil primo anno di vita è quello che pesa di più sulle tasche dei neo-genitori, che si trovano inghiottiti in un vero e proprio vortice di spese che oscillano tra i 6.349 euro e i 13.844.

I pannolini, le pappe e i lettini sono i prodotti su cui si spende di più, a cui vanno aggiunti passeggini, trii, sdraietta, fasciatoio, seggiolone, etc… E quando la mamma deve tornare al lavoro i costi salgono ancora: se non si ha la fortuna di avere un aiuto dai nonni, la babysitter o l’asilo nido sono una tappa obbligata.

Risparmiare si può?

L’usato e il riciclo sono ottime soluzioni di risparmio e si applicano perfettamente al primo anno di vita dei bimbi. Lettini, culle, passeggini e seggioloni sono voci di spesa ingenti che possono essere ridotte notevolmente grazie all’usato. Il sito di annunci online Kijiji ha fatto un po’ di calcoli confrontando il prezzo nuovo di alcuni articoli per bambini e il prezzo di seconda mano, ottenendo, sulla base delle inserzioni presenti nel loro sito, un risparmio potenziale di 855 euro.

Ecco qui un’infografica sui costi del mantenimento di un bambino che riassume tutti i dati e offre un interessante spaccato sulle spese che i neo-genitori si trovano ad affrontare.