Seppure sia tra i metodi contraccettivi più affidabili in rari casi è capitato di rimanere incinta con la pillola.

Cerchiamo di capire meglio come sia potuto accadere e perchè.

 La pillola: come funziona

Le pillole anticoncezionali se vengono assunte regolarmente e senza dimenticanze hanno una sicurezza contraccettiva elevatissima pari al 99,9%. 

Dalla loro comparsa, circa cinquantacinque anni fa, le pillole contraccettive si sono evolute fino a contenere dosaggi ormonali molto bassi e a ridurre i loro effetti collaterali al minimo (dalla ritenzione idrica alla nausea, all’accumulo di peso), così come riportato nelle ricerche della Società Italiana della Contraccezione (SIC)

La pillola viene prescritta dal ginecologo e può essere iniziata entro il 5° giorno delle mestruazioni. A seconda della tipologia di pillola, la donna la assume per un ciclo di 21 o 22 giorni, sino alla comparsa di un sanguinamento simile alle normali mestruazioni.
Qualunque sia la durata del sanguinamento, dopo 7 giorni di interruzione si ricomincia ad assumere un nuovo ciclo di pillole.

Rimanere incinta con la pillola: le cause

La pillola è efficace dal primo giorno di assunzione solo se viene assunta quotidianamente e regolarmente.

  • La mancata assunzione di una pillola entro 12 ore dall’abituale assunzione può essere una causa di una gravidanza se non si adotta un sistema contraccettivo alternativo.
  • Diarrea o vomito entro le 4 ore dall’assunzione della pillola possono ridurre l’effetto della pillola anticoncezionale.
  • Farmaci: alcuni farmaci, di solito sul libretto di istruzioni sono riportate tutte le casistiche, inibiscono ed interagiscono riducendo l’effetto contraccettivo della pillola. Tra i medicinali che riducono l’effetto della pillola segnaliamo alcuni antibiotici, antiepilettici, alcuni sedativi ed antidolorifici. Per avere maggiori certezze sulle interazioni è meglio rivolgersi sempre al proprio medico.