Siete pronte per vivere una incredibile avventura insieme a Jolanda Restano?

La cofondatrice di FattoreMamma – che tante tra voi già conoscono grazie suo blog dedicato alle filastrocche Filastrocche.it ,nonché ai tanti eventi digitali e non, che organizza la nostra agenzia di comunicazione – ha infatti pubblicato il suo primo romanzoLa slitta rossa” (Einaudi Ragazzi).

Una storia vera, ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale che ha per protagonista una bambina Graziella, che in realtà è la mamma di Jolanda.

Un  libro scritto per raccontare a bambini e ragazzi quegli anni dolorosi ma con una prosa e un racconto così incredibile e magico da cambiare completamente la prospettiva.

La guerra vista con gli occhi dei bambini restituisce un ritratto autentico e delicato di quegli anni.

Una storia dolce da leggere insieme grandi e piccini e perché no il regalo giusto per Natale, per far conoscere ai nostri figli questo particolare periodo storico.

Intervista a Jolanda Restano

Graziella è tua madre. La storia è vera. Come nasce questo libro?

La storia della slitta rossa è realmente accaduta.

Mia mamma possedeva uno slittino – che ora è nel mio salotto a Milano – e durante la seconda guerra mondiale era il suo mezzo di trasporto.

Lo usava per andare a scuola, così come per giocare. Un giorno i fascisti entrarono nella casa di Graglia (siamo nel biellese) e requisirono cibo, generi di conforto e anche questo slittino.

Mia mamma all’epoca una bambina ci rimase veramente male. Non si sa come, ma un partigiano che nel romanzo chiamo Giovanni che si trovava detenuto nella sede del fascio locale riuscì a fuggire utilizzando proprio quello slittino. E sapendo che apparteneva a mia madre glielo fece ritrovare nel giardino della villa.

Questa storia fa parte della mia famiglia. Un giorno ho deciso di scriverla. L’ho mandata alla casa editrice ed eccoci qui.

Sembra una favola, sei riuscita a raccontare con dolcezza un periodo doloroso e triste della nostra storia.

La letteratura e i bambini hanno questo potere: sanno normalizzare.

Gli anni della guerra furono duri, mia madre lo ha sempre detto ma per lei furono anche gli anni della sua infanzia.

Il fatto che dalla casa di Torino si trasferirono in campagna permise a lei e ai suoi fratelli di conservare una maggiore spensieratezza.

A Graglia, nella casa delle vacanze (anche le mie da quando sono nata e di quelle dei miei figli) nonostante i bombardamenti e i controlli della polizia i bambini e quindi mia madre riuscirono a essere sereni. Ad essere comunque dei bambini.

Ci sono degli episodi molto divertenti che racconti. A me è rimasto impresso quello dei salami e della bambola.

Mia nonna Jolanda (di cui porto il nome) per salvare i salami li nascose nel pianoforte. Sfortuna volle che un giorno un soldato tedesco che controllava le case, decise di suonarlo. Non scoprì i salami ma le suggerì di accordare il pianoforte…

Mentre la bambola di pezza fu l’escamotage con cui riuscirono a salvare i gioielli di famiglia inserendoli al suo interno e ogni volta che i fascisti o i tedeschi entravano in casa, il cesto dei giocattoli era l’unico posto dove non mettevano le mani.

Nel tuo romanzo i giochi dei bambini diventano magici…

Quando devi salvarti trovi risorse impensabili. Questa è la lezione che mia nonna e mia madre mi hanno trasmesso. Ma credo che non siano solo gli oggetti dei bambini ad essere magici, quanto piuttosto loro stessi.Dovrebbero sempre essere considerarti i nostri supereroi.

In un momento come questo dovremo imparare da loro a saper vivere la magia del quotidiano. Basta poco un abbraccio, piccoli gesti di amore per proteggere e lasciarci ispirare dalla semplicità dei nostri piccoli.

slitta rossa

Prima hai detto che la slitta rossa è a casa tua, ora che ci farai?

L’idea era di utilizzarla per le presentazioni del libro ma chissà se dovesse nevicare a Milano potrebbe essere comoda anche qui per spostarsi in città…

Che ne pensa mamma Graziella del romanzo?

Quando ha letto la prima bozza era incredula poi una volta ricevuta la copia a casa era molto soddisfatta.

Il mio sogno ora è dare voce a lei e al suo compagno d’infanzia, Silvano che non si è mai mosso da Graglia.

Mi piacerebbe tanto parlare del romanzo insieme a loro. Sperem!

La slitta rossa

di Jolanda Restano

Illustrazioni di Angelo Ruta

Einaudi Ragazzi, 2020

Età di lettura consigliata: dai 7 anni

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