La primavera è tipica per i suoi sbalzi di temperatura, ma nelle ultime settimane abbiamo assistito a un vero e proprio ritorno all’autunno, e per i prossimi giorni si prevede l’arrivo del caldo africano. Con tutte queste variazioni termiche improvvise, come vestire un bebè?

E’ difficile, soprattutto per una neomamma, capire l’abbigliamento giusto per il proprio piccolo senza che soffochi di caldo o che prenda una frescata. Spesso tendiamo a coprire troppo i bambini, ma è sbagliato. Infatti, a causa di una termoregolazione non ancora del tutto efficiente, i neonati soffrono soprattutto gli sbalzi e il caldo piuttosto che il freddo.

Ma come si fa a indovinare cosa prova un altro essere umano, per di più minuscolo e senza possibilità di esprimersi con parole comprensibili, e dotato di difese immunitarie alquanto scarse? E’ inutile toccare mani e piedi per controllare se il pupo ha freddo: mani e piedi freddi sono normali, una caratteristica naturale del lattante, e non indicano la reale temperatura del suo corpo, che invece è rivelata dall’addome.

In realtà per regolarsi bisogna semplicemente considerare che i neonati hanno le nostre stesse sensazioni. E quindi la cosa migliore è vestirli come siamo vestiti noi: se abbiamo caldo e ci scopriamo, anche il bimbo va scoperto. La sudorazione è un fattore fisiologico importante, e i bambini devono poter sudare liberamente. Un suggerimento è il classico abbigliamento “a cipolla”, ovvero tanti strati leggeri piuttosto che uno solo pesante.

Usate sempre abitini fatti con materiale traspirante, perché se il sudore non evapora rimane a contatto con la pelle e si raffredda. In questa stagione l’ideale, se uscite per una passeggiata, è coprirlo con:

  • body di cotone a maniche corte;
  • tutina in cotone leggero o cotone felpato se torna un po’ di freddo, d’estate a manica lunga anche per i primi giorni di caldo e poi via libera con i capi estivi;
  • golfino di cotone più o meno pesante;
  • calzine morbide (inutili però se si usa la tutina con i piedi);
  • niente scarpe per il bimbo che non cammina, soprattutto quando arriva il caldo deve sentirsi libero;
  • copertina di ciniglia o di lana da tenere a portata di mano per l’uscita in carrozzina, pronta ad avvolgerlo in caso di vento o fresco;
  • cappellino se c’è vento;
  • evitate i guantini anche se c’è vento o fa freddo per non falsare il suo primo contatto col mondo, che avviene appunto attraverso le mani.

Di notte è meglio non coprirlo eccessivamente, a causa del pericolo di SIDS, detta anche morte in culla: la temperatura ideale per la cameretta del neonato, infatti, non dovrebbe superare i 18-20°. Nei mesi invernali invece risultano molto utili i sacchi nanna, dove il bebè è ben coperto ma libero di muoversi.