Sono tanti, putroppo, i bambini coinvolti in incidenti nei primi nove mesi di questo anno. Lo documenta il bollettino gennaio – ottobre  dell’ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale): in questi mesi gli incidenti stradali di una carta gravità che hanno coinvolto bambini fino ai 13 anni di età sono stati 379 e le piccole vittime 52 (ben 21 nel solo trimestre luglio-settembre), con 425 feriti.I dati, crudi ma interessanti per capire quanto siamo attenti alla sicurezza dei nostri bimbi, sono questi. Dei 52 bambini deceduti, due erano in bicicletta, uno in scooter e 11 sono stati travolti mentre attraversavano la strada. I rimanenti, il 73%, erano in auto coinvolte in incidenti stradali. I dati indicano che le strade più a rischio sono proprio quelle dei centri abitati: lì sono stati registrati 254 incidenti su 379.

Sebbene la ricerca non indichi quanti dei  bimbi coinvolti negli incidenti in auto non fossero assicurati bene ai seggiolini, quello che si capisce, invece, è che in sette  incidenti mortali il conducente è risultato drogato o ubriaco.

Questo dato fa dire al presidente dell’ASAPS, Giordano Biserni,  che « ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada la colpa non è mai la sua, ma sempre di un adulto che non ha rispettato le regole (velocità, alcol, uso dei seggiolini) o di un adulto che non lo ha vigilato».

Se si pensa al fatto che, secondo i dati relativi al 2010 raccolti da Bimbisicuramente, in Italia due genitori su tre non utilizzano il seggiolino, le parole di Biserni diventano un macigno. Noi genitori siamo responsabili della sicurezza dei nostri figli, oltre che degli altri bimbi che trasportiamo in auto.

Il primo passo da fare è proprio rispettare le regole. Imparare a farlo. Parliamo tanto ai nostri figli di regole alle quali obbedire e noi come ci comportiamo in questi casi?

Fonte:

sicurauto.it

motori.corriere.it

radio.rai.it