Hallowen è la festa paurosa per eccellenza. Fantasmi, pipistrelli, streghe, vampiri e mostri vari sono i protagonisti di costumi, lavoretti, addobbi per la casa, canzoncine e filastrocche. E se i vostri bimbi vi chiedessero di raccontare loro delle storie di paura in occasione di Halloween. Ecco cosa abbiamo trovato per voi, qualcosa di spaventoso ma non troppo!
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Storie di paura per bambini della scuola primaria
La storia di Jack O Lantern
Tra le storie di paura non è sicuramente la più spaventosa, ma non si può non cominciare con lei, con la storia che spiega perchè ad Halloween si usa intagliare la zucca per trasformarla in lanterna.
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C’era una vola in Irlanda un fabbro che si chiamava Jack. Il fabbro aveva un pessimo carattere: era ubriacone e taccagno. Una notte Jack incontrò il Diavolo in un pub. Era la notte di Hallween e il Diavolo aveva tutta l’intenzione di impossessarsi dell’anima di Jack.
Il Diavolo era lì lì per convincerlo, quando Jack gli chiese di poter bere un ultimo bicchiere di birra. Non avendo soldi, Jack chiese al diavolo di trasformarsi in una moneta da 6 pence, cosa che il Diavolo fece. Jack allora velocemente se la intascò e siccome al collo portava una croce d’argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria.
Il Diavolo, quindi, chiese a Jack di farlo tornare alla sua forma originaria, in cambio di una promessa: per 10 anni non avrebbe più chiesto a Jack la sua anima.
Detto fatto, il Diavolo tornò ai suoi affari e Jack alle sue bevute. Dieci anni dopo, però, i due si incontrarono di nuovo e anche questa volta Jack riuscì a ingannare il Diavolo e a ottenere che non ne richiedesse l’anima.
Venne anche per Jack il momento di morire e la sua anima andò a bussare alle porte del Paradiso, porte che rimasero chiuse per la vita dissoluta che il fabbro aveva passato. Jack andò quindi a bussare alle porte dell’Inferno ma il Diavolo, che gli aveva promesso che non lo avrebbe mai cercato, lo mandò via, gettandogli addosso un tizzone ardente. Jack, per far durare di più la luce del tizzone alla ricerca della strada per l’aldilà decise di metterla in una rapa. Da allora la sua anima vaga alla ricerca di un posto in cui stare… portandosi dietro una lanterna fatta di rapa (poi diventata zucca) e tizzone ardente.
La storia di Mister Sullivan
In una fredda notte invernale un uomo si trovò a camminare sul ciglio di una strada. Si chiamava Sullivan e aveva perso la strada. Dall’altro lato arrivava una donna, Sullivan la fermò per chiederle informazioni. La donna non rispose, lo guardò terrorizzata e scappò via urlando.
Senza capire il perchè di quella reazione, Sullivan continuò per la sua strada. Quando vide avvicinarsi una macchina, fece cenno per chiedere aiuto, ma l’auto anzichè fermarsi accellerò per fuggire più in fretta. Lo stesso accadde con tutte le auto che Sullivan incontrò lungo la strada, compreso un taxi che aveva cercato di chiamare.
Stupito dalla reazione di terrore di tutti noi suoi confronti, Sullivan decise di chiamare la moglie che era rimasta a casa, per chiederle consiglio. Telefonò e rispose una voce sconosciuta. ” Cerco la signora Sullivan” disse “Non c’è – rispose lo sconosciuto – è andata al funerale del marito, morto in un incidente d’auto la scorsa notte”.
Sconvolto da quella risposta Sullivan vagò fino a che non giunse nei pressi di un autogrill. Si infilò in bagno e finalmente capì il perchè tutti fuggivano la sua presenza. La faccia era insanguinata e contusa e le sue ossa rotte. La sua pelle era pallida e gli occhi insanguinati. Era morto. Era un fantasma!
I due fratelli
Una sera due genitori decisero di andare a far visita ai propri vicini. I figli chiesero di rimanere a casa e siccome non sembrava esserci alcuna ragione di pericolo, il genitori accettarono, raccomandando loro di fare i bravi.
Per tenersi occupati i ragazzi decisero di giocare a nascondino. Il ragazzo più grande voltò la testa verso il muro e cominciò a contare. Poteva sentire i piedi del suo fratellino mentre correva cercando un posto dove nascondersi, sapeva che lo avrebbe trovato in poco tempo!
“Arrivo”!” gridò il fratello maggiore, finito di contare, e andò a cercare suo fratello. Guardò in tutti i soliti posti: dietro il divano, nella doccia del bagno, dietro le tende in ogni stanza e sotto tutti i letti, ma non riuscì a trovarlo. L’appartamento era stranamente silenzioso.
All’improvviso sentì suono raschiante proveniente dall’armadio. Il ragazzo era sicuro che ci avesse già guardato, ma tornò all’armadio comunque e gridò: “Vieni fuori, ti ho trovato!” Niente, solo silenzio.
Urlò di nuovo a suo fratello di uscire, ma niente.
A quel punto decise di aprire la porta dell’armadio e di sbirciare dietro il muro di vestiti e cappotti appesi. Si chinò, ma non vide alcun piede, o un qualsiasi segno che il fratello fosse nascosto in piedi tra i vestiti.
Cominciò a sollevarsi e infilò la mano nella massa di vestiti per provare il fratello minore. Fu allora che una piccola, fredda mano gelida uscì, gli afferrò il polso e cercò di tirarlo nell’armadio.
Mentre cercava disperatamente di liberarsi, il ragazzo sentì un rumore alle sue spalle. Si voltò e vide il fratello. “Non mi hai trovato!” scherzò il fratello. Ma il maggiore non aveva alcun motivo per scherzare: la mano piccola e gelida continuava a trascinarlo dentro l’armadio e lui non sapeva come liberarsi.
Il fratellino, accorgendosi del pericolo, afferrò il fratello dalle gambe e tirò fino a liberarlo dalla stretta della mano. Entrambi scapparono urlando dall’appartamento.
Nessuno sa cosa sarebbe successo se la mano fosse riuscita a farlo entrare…..
Che ne dite di queste storie di paura? Piaceranno ai vostri bimbi? Provate a raccontarle con un po’ di enfasi e vedrete che rimarranno colpiti. Ne avete altre da condividere con noi?