Un giornalista americano di 33 anni, Michael Thomsen, ha tentato di stimolarsi la montata lattea, forte della convinzione che anche gli uomini possano allattare. Darwin osservava che esistono “mammelle rudimentali” nei maschi di tutti i mammiferi, le quali in parecchi casi hanno prodotto “copia di latte”. E in effetti maschi di alcune specie sono stati osservati mentre allattavano: la volpe volante di Dayak, un tipo di pipistrello, la capra domestica e la cavia. Ma l’uomo?

Thomsen ha deciso di dimostrare che poteva farlo, poiché in realtà l’allattamento è provocato da un picco di prolattina, ormone che può essere aumentato anche con l’ausilio di farmaci e con la stimolazione dei capezzoli. Preferendo evitare i farmaci, il giornalista americano a iniziato a stimolarsi quotidianamente i capezzoli con il tiralatte e a prendere integratori naturali come la trigonella. Allattare senza avere partorito è un’impresa che riesce a un discreto numero di mamme surrogate e adottive (in uno studio canadese il31% delle donne prese in esame è riuscita a ottenere una produzione di latte completa), ma finora nessun uomo ce l’ha fatta: nel 2009 lo svedese Ragnar Bengtsson ci ha provato ed è fallito miseramente.

Allo stesso modo è fallito anche Thomsen, ma con una consapevolezza nuova: per allattare, ci vuole un bambino. B. Wijeratne, un uomo cingalese, nel 2002 è ruscito ad allattare la figlia dopo la morte della moglie. E in Africa centrale i pigmei aka passano molto tempo con i figli e, quando le madri non ci sono, offrono loro il seno, anche se non tutti producono latte.

Un giorno forse, quando la cura dei figli sarà realmente condivisa anche da noi, qualche uomo riuscirà davvero ad allattare. E, allora, padri e madri diventeranno del tutto intercambiabili. Ma, per ora, bisogna che i bambini si accontentino di biberon e latte artificiale, o tirato con il tiralatte, in nostra assenza. L’allattamento al seno rimane, per fortuna, una nostra prerogativa.

Fonte: D

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