Si dicono doglie i dolori determinati dalla contrazione dell’utero durante il travaglio. Le doglie si preannunciano con indurimenti dell’utero fastidiosi o dolorosi, che si verificano senza una regolarità definita: questa è la fase preparatoria del travaglio.

Il dolore delle doglie è legato ad un accorciamento delle fibre muscolari dell’utero che procede dall’alto verso il basso e che ha una durata che oscilla tra i 20 secondi (fase preparatoria) ed il minuto (fase del travaglio attivo): attraverso questi accorciamenti, l’utero si apre per permettere la fuoriuscita del feto e successivamente imprime al feto stesso una spinta che lo aiuta nei suoi movimenti verso il basso, permettendogli di attraversare il bacino materno e nascere.

Quando il travaglio è istaurato le doglie, ovvero le contrazioni, si susseguono ad intervalli regolari via via decrescenti. La partoriente percepirà, in altre parole, che le contrazioni si avvicendano ogni dieci minuti, poi via via ogni sete minuti, ogni cinque minuti e così via. E’ interessante notare che, nella pausa tra una contrazione e l’altra, il dolore sparisce completamente, anzi si viene invasi da un senso di rilassamento (se non si è in preda di eccessiva ansia) che può portare ad addormentarsi tra una contrazione e l’altra).

Nella fase finale del travaglio, normalmente la donna percepisce una contrazione della durata di un minuto, intervallata da un minuto di pausa. E’ la parte più difficile del parto perché il tempo a disposizione per recuperare energie è poco, ed inoltre l’acido lattico che si è accumulato durante il processo è responsabile di una sgradevole sensazione di malessere diffusa in tutto il basso ventre.

Una delle cose più importanti da imparare in preparazione al parto è quando andare in ospedale. E’ assolutamente consigliabile non precipitarsi in ospedale alle prime doglie: l’ambiente poco accogliente e le visite interne o i monitoraggi cui sarete sottoposte possono bloccare un travaglio non ancora instaurato.

Invece, è fondamentale che la mamma percepisca attorno a sé tranquillità e sicurezza perché il travaglio possa procedere. Quindi, al manifestarsi delle prime doglie, è bene tornare a casa, se siete fuori e predisporre le poche cose che possono aiutarvi ad affrontare al meglio questo momento impegnativo. Un bagno caldo o una doccia calda, una borsa dell’acqua calda, un cibo leggero e zuccherino che vi piaccia e non vi appesantisca, forse la vostra musica preferita e naturalmente se possibile il sostegno del vostro partner. Non abbiate paura, i bambini non nascono nel giro di un’ora, non c’è fretta!!

E’ normalmente consigliabile andare  in ospedale quando le contrazioni avranno una regolarità ed una distanza di circa 5 minuti l’una dall’altra da almeno un’ora: quando succede ciò, normalmente, la donna è arrivata a tre centimetri di dilatazione e il travaglio è instaurato.

Video a cura di Blogmamma in collaborazione con Openminds corsi pre-parto