VBAC è l’acronimo inglese che sta per Vaginal Birth After Cesarean, parto vaginale dopo un cesareo. Molte donne desiderano avere un parto naturale dopo un cesareo, ma rinunciano, perché spaventate di fronte ai possibili rischi, talvolta anche nella difficoltà di trovare un ospedale e un medico che acconsentano a quello che viene definito un travaglio di prova. Se il travaglio avviene senza intoppi, non ci sono controindicazioni a partorire naturalmente, in caso contrario si interverrà con un nuovo cesareo. In base a studi statunitensi il 50% delle donne che affrontano un travaglio di prova dopo un cesareo partoriscono naturalmente.

Tuttavia, come riferisce l’ostetrica Simona Proietti “si usa ricorrere a un nuovo TC dopo un precedente TC pricipalmente per un supposto rischio di rottura d’utero per uno scollamento dell cicatrice, peraltro molto raro.”

Continua Simona Proietti, spiegando che “quando il travaglio inizia spontaneamente nella seconda gravidanza di donne con pregresso TC, secondo le ricerche circa il 70% delle partorienti potrà partorire per via vaginale; questa percentuale aumenta fino al 90% se il primo TC è stato effettuato a una dilatazione cervicale superiore a 7 cm. La complicanza di rottura d’utero riguarda una percentuale che varia tra lo 0,09% e lo 0,02% dei casi. Quindi non è giustificabile un intervento sistematico su tutte le donne.”

Ogni donna che non abbia una condizione medica in base alle quale occorre praticare un taglio cesareo elettivo (estese cicatrici uterine dovute all’asportazione di fibromi, o un pregresso taglio cesareo classico, con incisione longitudinale sull’utero, che non viene quasi più praticata) può provare a partorire naturalmente, se lo desidera. L’Oms raccomanda addirittura che il parto naturale dopo un cesareo venga incoraggiato, laddove si dispone di un servizio di emergenza per un eventuale intervento chirurgico.

Occorre tuttavia molta determinazione e una buona dose di coraggio per tentare un VBAC oggi. Per tutelarsi dagli eventuali rari rischi la maggioranza dei medici raccomanda caldamente la programmazione di un nuovo intervento dopo un pregresso cesareo, e pochi sono quelli che sono disposti far provare il travaglio alle donne che lo desiderano.

In un articolo su “Time Magazine” ho letto di una donna (nell’immagine qui sopra) che, pur di avere  la certezza  di poter fare un travaglio di prova, per avere un parto naturale dopo un pregresso cesareo, ha scelto un ospedale a 150 km da casa sua, il più vicino in grado di darle questa possibilità in qualunque momento, indipendentemente dai medici di turno.

In Italia, come dicevo, non è facile, ma neanche così difficile come negli Stati Uniti, trovare un ospedale dove sia possibile partorire naturalmente dopo un taglio cesareo, perché è più raro (per ora) che i medici rischino di perdere una causa intentata in caso di complicazioni.

E voi avete avuto un VBAC, o lo desiderate, in caso di nuova gravidanza? E se lo avete avuto, quali difficoltà avete incontrato?

Immagine: www.thetime.com