Di sicurezza in auto con i bambini si parla spesso in modo molto generale ma quando si tratta di tradurre la normativa in buone pratiche non sempre si è preparati come si dovrebbe. Ecco perché quando ho ricevuto l’invito a partecipare ad un workshop sul tema con esperti del settore, ho colto l’occasione al volo.

Promosso da Opel in collaborazione con ACI e l’ospedale Meyer di Firenze, l’incontro ha messo l’accento sui dati inquietanti legati all’incidentalità infantile e alle sue conseguenze, per arrivare a stilare una sorta di manifesto con i 5 consigli per viaggiare sicuri con i bambini.

Pensate che ancora oggi 6 bambini su 10 viaggiano in auto senza nessun sistema di ritenuta e il 40% degli incidenti mortali si verifica su tragitti inferiori a 3 chilometri, erroneamente ritenuti meno rischiosi.

Il 90% dei traumi pediatrici sono prevedibili (e quindi prevenibili) e gran parte di questi si verificano in auto.

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Ecco perché la conoscenza e la prevenzione sono fondamentali.

E’ importante, ad esempio, sapere che:

–       tutti i bambini di altezza inferiore a 1,50 mt devono viaggiare assicurati al sedile con un sistema di ritenuta omologato e adeguato al loro peso o alla loro altezza

–       nel 2014 è entrata in vigore la nuova normativa Isize, che classifica i seggiolini non più in base al peso ma in base all’altezza. Tra le novità introdotte ci sono una migliore protezione di testa e il collo, grazie all’installazione contraria al senso di marcia fino a 15 mesi, e una maggiore resistenza agli urti laterali. La nuova normativa non sostituisce, per ora, la precedente normativa, che classificava i seggiolini in base al peso del bambino

–       per una maggiore efficacia dei sistemi di ritenuta (seggiolini in particolare) è bene togliere giubbotti e giacche ingombranti ai bambini prima di allacciarli

–       lasciare oggetti “liberi” in auto, magari sul ripiano posteriore, significa esporre i passeggeri a gravi rischi

La prevenzione deve partire dalla conoscenza quindi, ma anche dalla consapevolezza che, come ci ha ricordato la dott.sa Settimelli, psicologa del Trauma Center del Meyer, in auto l’automatismo diventa un potenziale nemico. Quando saliamo in auto, a maggior ragione con i bambini, dobbiamo concentrarci su ciò che accade dentro e fuori dall’abitacolo. Il viaggio in auto non deve diventare un semplice prolungamento di ciò che facciamo a casa (ascoltare la radio, riprendere conversazioni concitate, rispondere al telefono, ecc) ma deve trasformarsi in un’operazione a cui dedichiamo tutta l’attenzione del caso.

Contare fino a 5 può aiutarci a mettere a fuoco i semplici ma importanti passaggi da fare per assicurarci di partire in sicurezza per il nostro tragitto in auto, breve o lungo che sia.

Prima di partire quindi #contafinoa5!

 

Il workshop #contafinoa5 ci ha permesso di conoscere la bellissima realtà dell’ospedale pediatrico Meyer e della sua Fondazione, che ci hanno commosso per la qualità dei servizi, della cura e dell’accoglienza offerti ai piccoli pazienti.

In questo ospedale pubblico, l’alto livello tecnico-scientifico si unisce a spazi confortevoli, opere d’arte e progetti di animazione a misura di bambino, per permettere anche ai piccoli che con l’ospedale devono avere a che fare di non perdere la dimensione del gioco e della fantasia.

Non perdere i consigli degli esperti Meyer, Aci, FattoreMamma e Opel, guarda le pillole video

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Post realizzato in collaborazione con Opel